La diga di Spinazza dà segni di cedimento

MARZAMEMI - Il presidente del Comitato cittadini «Pro Marzamemi» Pasquale Aliffi, scende in campo per evidenziare il fenomeno del cedimento della parte finale della diga di Contrada Spinazza e sollecita il sindaco di Noto, per competenza, ad «intraprendere azioni per la risoluzione del problema». «Nel corso di un tavolo tecnico a Marzamemi, cui hanno preso parte funzionari della Capitaneria di Porto di Siracusa, della Soprintendenza aretusea e rappresentanti dell'assessorato regionale ai lavori pubblici oltrechè il sindaco di Pachino - rileva il presidente del Comitato cittadini “Pro Marzamemi Aliffi - sono stati evidenziati tre punti: il restringimento dello specchio acqueo e l'insabbiamento del porticcolo della Balata di Marzamemi, l'erosione della ex spiaggia della «Marinella» in contrada Lettiera e, perlappunto, il cedimento della parte finale della diga di contrada Spinazza, che ricade nel territorio di Noto, ebbene - dice ancora il presidente del comitato - se il sindaco di Pachino si è subito mosso per il territorio di sua competenza altrettanto non si può dire per il primo cittadino di Noto il quale non ha ancora fatto nulla per arginare un fenomeno sempre più evidente, anche se una copia del verbale è stata prontamente spedita all'attenzione della sua amministrazione». Aliffi sostiene che il sindaco netino abbia fatto, in altre parole, orecchie da mercante circa il problema della diga affermando altresì che «il Comune di Noto ha altre priorità e che, comunque, non risulta verbalizzato quanto stabilito nel corso del tavolo tecnico in materia di nuova normativa la quale affida la competenza all'assessorato regionale territorio e ambiente invece che al Genio Civile opere marittime».

«Intanto - commenta Aliffi - il mare, nei giorni di maltempo, riesce già a perforare la diga». L'intervento del comitato cittadino «Pro Marzamemi» giunge qualche giorno dopo la notizia suscitata dalla preoccupazione per le sorti della struttura, che, le recenti mareggiate, hanno messo a dura prova e mostra segnali inequivocabili di sprofondamento tanto che, le crepe visibili già da tempo, si sono allargate ancora di più e il tratto interessato, presenta ampie fenditure che lasciano passare anche l'acqua del mare. Alla base del fenomeno, che si era già palesato in precedenza, forse la rimozione di un grosso quantitativo di alghe che fungevano da protezione della diga. Pasquale Aliffi in ogni caso continuerà, in qualità di presidente del Comitato cittadini «Pro Marzamemi» la sua battaglia per ridare decoro ad una delle zone più apprezzate, dal punto di vista paesaggistico, della provincia.

Graziella Ambrogio
Fonte: LaSicilia.it il 02-12-2003 - Categoria: Cronaca

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