La denuncia di Tano Mallia: "Non deturpate il borgo"

MARZAMEMI - Arriva da Tano Mallia un grido di allarme relativo alla conservazione artistica di Marzamemi. A destare le preoccupazioni dell'arista pachinese sono i sempre crescenti ed invasivi interventi sulle costruzioni della borgata che potrebbero annullare l'anima di Marzamemi. «Ci ribelliamo, -dice Mallia- per salvaguardare il passato. Ci ribelliamo all'incuria, al degrado, alle metamorfosi, al nuovo che sa di plastica, alle trasformazioni ideali in subordine al denaro facile. Da artisti denunciamo i particolari architettonici smembrati e violentati, i mari inquinati e le spiagge che sono ormai un ricordo da cartolina. Gridiamo nella speranza che non ci ascoltino solo i vecchi muri, quelli che non hanno avuto la veste nuova delle tecniche più avanzate delle malte cementizie e idropitture superlavabili, ci ribelliamo allo scempio quotidiano che giorno dopo giorno fa morire Marzamemi, ed affinché il restauro sia effettivamente conservativo. Nei vicoli, -continua Mallia- vogliamo vedere ancora "a maidda" colma di pomodori salati ed i panni stesi al sole, e non finestre ed infissi di ultima generazione. Non vogliamo un aspetto di Marzamemi accogliente di bella periferia di città. Non vogliamo per il turista sia solo gelato, -conclude Tano Mallia- e per fare ciò combatteremo con la forza delle armi che conosciamo, cioè i pennelli». Il grido di allarme dell'artista arriva a pochi mesi dall'inizio dei lavori di rifacimento della borgata che presto inizieranno, e vuole essere di monito in merito alle modalità con il quale sarà svolto il recupero. Un restauro infatti che non dovrà assolutamente cancellare la poesia e le emozioni che la borgata trasmette agli artisti. Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-08-2004 - Categoria: Cronaca

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