La «crociata» di don Palacino

PORTOPALO - «Dopo aver raggiunto l'obiettivo del parco archeologico adesso bisogna pensare al recupero della costa della Pizzuta, deturpata da anni dalla fognatura». Il parroco della chiesa di San Gaetano, don Palacino, focalizza l'attenzione su una parte del territorio tra le più belle ed attraenti ma danneggiata dalla presenza dello scarico fognario che ne vieta la balneazione, con grave danno per la bellezza paesaggistica di Portopalo. «È uno scempio durato abbastanza - dichiara il parroco - ed è arrivato il momento di cominciare a vedere la via d'uscita da questo lungo tunnel. Recuperare tutta quella fascia costiera significa dare slancio ad un territorio già impreziosito dal nuovissimo parco archeologico e dall'imminente apertura del castello dell'Isola di Capo Passero».

Don Palacino, a Portopalo dal 1990, s'è impegnato a far luce sulla necropoli paleocristiana di Scalo Mandrie. Di quell'impegno restano decine di fotografie che custodisce gelosamente e che mette a disposizione di quanti vorranno saperne di più sulla rilevanza storica di questa porzione rilevante del Capo Pachino, menzionata anche dal sommo poeta nella Divina Commedia. «Pensate che cosa vorrebbe dire - dice don Palacino - il nostro territorio con il valore aggiunto della fruibilità della Pizzuta». Tutto passa dalla realizzazione del depuratore. L'Ato Idrico ha stanziato 900 mila euro. Il sindaco Fernando Cammisuli, sollecitato in proposito, indica una data per la realizzazione di questa opera pubblica. «Lo faremo entro il 2008 - dice Cammisuli - e sarà collocato in un punto che non arrecherà problemi con gli odori, situato in un'area fuori dal centro abitato. E' questo il prossimo traguardo che ci impegniamo a raggiungere, ricordando che negli anni 90 un finanziamento andò perso per l'inerzia degli amministratori allora in carica».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 31-08-2007 - Categoria: Cronaca

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La Crociata laica


Rosario Spinello
2003-04-11 16:30:36
Per quale motivo la balata non è balneabile? Quando il Comune di Portopalo si doterà di un depuratore? La domanda è rivolta ai politici e ai tecnici dei due Comuni. Sappiamo che non avremo risposta. Ma la domanda la facciamo lo stesso: quando????...

Archivo: Pachinoglobale.com

Il commento
http://pachinoglobale.com/news/comments.php?i=765&action=read#92

La notizia

http://pachinoglobale.com/news/news_notizia.php?id=765
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Certamente e sicuramente non abbiamo l'aureola di santità che ha nel capo sua eminenza Don Palacino...per avere sollecitato un intervento in questo senso nel vicino 2003 come si legge nel commento riportato sopra...ma usarlo, sulla via del pozzo della Cicogna, come unico e accreditato oppositore e critico ai ritardi ingenti di questa amministrazione sul depuratore mi sembra cosa abbastanza scadente sotto il profilo etico...religioso...ed intellettuale...nonchè culturale...

Ma come si sà a cultura contrapposta non si nega mai un sobrio commento....

Qualche giorno fà ne ho parlato con l'assessore al ramo sollecitandolo in questa importante realizzazione igienico sanitaria...e mi ha confermato che esiste un finanziamento e che a breve dovrebbero iniziare i lavori...
Sarebbe interessante sapere dove questo depuratore sarà ubicato anche in considerazione della previsione di potere convogliare le acque reflue sulla fascia costiera del water front del nuovo Porto...e degli insediamenti di Pantanello e zone costiere...portopalesi...

In riferimento al Parroco, sarebbe abbastanza interessante fare emergere l'attività di costruttore abusivo di campi sportivi e oasi san corradiane a mare...che lambiscono l'altico sito della chiesa delle anime sante...
Conservate ,tuttavia gelosamenete dallo stesso Don Palacino...nel limitrofo terreno di proprietà della chiesa locale...
Perchè e bene non dimenticare che nella sede, del primo sito, doveva sorgere il parco urbano di Portopalo...
Oggi, se fosse stato realizzato, legandosi sulla pedonale costruita sopra importanti vestigia millenarie, che non sappiamo quando verranno rivelate...Portopalo avrebbe una fascia costiera attrezzata molto più ampia...

Abbiamo visto, altresì, che il sito archeologico,oggetto di intervento, è stato coperto da strati di terra nera...con mio dispiacere non mi sono accostato allea costruzione recentemente realizzata che fà da museo preferendo accostarmi ai due uomini agricoltori e aun ragazzo... disperati e mugugnanti che smontavano una serra il legno che, aloro dire: dava loro sostentamento e pane per vivere.

Mentre l' antico pozzo della Cicogna e una importante zona limitrofa alle costruzioni private, è stata sottratta al perimetro del Parco archeologico e lasciata libera rispetto alla presunta area soggetta, nel prossimo secolo, all'intervento del Parco archeologico...

Queste aree sicuramente sono interessate da vestigia antiche, e lo affermo con cognizione di testimone oculare documentato: perchè sono in possesso di diapositive e foto scattate in loco nel 1983-84 nella sede di un saggio effettuato dalla Soprintendenza nel 1983 con Il Signor Giunta Direttore dei lavori, posto ad Est della villa della simpaticissima buonanima del Dott Costa. Che oggi è stato completamente sepolto e spianato e recintato.
Hanno fatto scomparire l'atico muro a secco e riempita l'angusta spiaggia del Portus Pachinus di massi..frangiflutti...Trattasi di protezione di antiche stratigrafie che nascondono una spianata fatta di ciotoli....agglomerati al cocciopesto, se non mi ricordo male...dove sopra si leggeva uno stato di ossa,della spian dorsale, di tonni....
Per regressione descrittiva possiamo dire che una importante sorpresa è rappresentata dalla possibilità dopo anni di potere raggiungere l'isola di Capo passero a piedi, poichè il sistema delle correnti ha fatto si che il braccio di mare che la separa dalla terra ferma, profondo almeno un paio di metri fino a qualche anno fa: l'ho visto percorrere a piedi e l'acqua non superava l'altezza di un metro...

Ma per tornare al parco...

L 'archeologo Lorenzo Guzzardi, in un recente articolo pubblicato qualche giorno fa... parla di saggi successivi...
Mentre tutti i siti archeologici che ho visitato, dalla villa del Tellaro alla città di Eloro erano chiuse al pubblico....Giusto per incrementare il turismo culturale....estivo...

A mio avviso, Egregio Lorenzo: era questa l'occasione giusta per fare saggi e rilievi planimetrici circostanziati per fare emergere la vera storia di questo luogo: che contiene una vera città antica con stratificazioni millenarie..come l'archeologo stesso ha dichiarato... E lasciando alla fruizione visiva quanta più area possibile...
Ma se guardiamo allo stato di degrado dei saggi limitrofi allo spazio gioco per bambini sulla terrazza dei due mari, dove nessuna manutenzione viene effettuata nel togliere le sterpaglie secche che puntualmente ritrovo ogni volta che torno a Portopalo...

Possiamo dire che forse la scelta di coprire tutto diventa una necessità che diventa tuttavia segnale inequivocabile che chi dovrebbe tenere fruibili queste aree non ha tempo e voglia di dare quei servizi che la legge gli attribuisce come competenza...

Di quanto è stato cancellato...potete gioire... poichè da questo intervento che và sicuramente a vantaggio di una zona che sarà fruibile dal punto di vista turistico...

Ma ho l'impressione e la certezza che non di parco archeologico di debba parlare, ma di una villetta comunale urbana che cancella chissà per quanto tempo... magari per sempre: la storia vera e antica della città del Promontorio o capo Pachino...

Un ringraziamento di tutto ciò và a Bruno Marziano...con il suo Pit 9 che oggi possiamo ri-titolare con la nuova denominazione di nascondi storia e mausoleo del mediterraneo...

Tuttavia, nel caso specifico, non possiamo attribuirgli responsabilità sugli interventi tecnici...Alle buone intenzioni politiche del Piano, Pit 9, assistiamo, perplessi, alla cancellazione della storia
locale...
La stessa ugual cosa si può dire del restauro esterno del castello di Portopalo... Un vero scempio... che fà il pari con quell'intervento sconsiderato, da procura della Repubblica, effettuato sulla torre Xibini...
Anche questa area e vestigia risultano completamente abbandonate a se stesse....

Come si è potuto procedere a stonacare intonaci secolari per dare una mano di nuovo intonaco: è cosa che non trova riscontro in nessuna altra parte d'Italia...
Vi immaginate la tonnara di Marzamemi e la chiesetta stonacati e intonacati di giallo???

Un ottimo intervento di restauro è stato fatto, per esempio, negli interni del negozio dell'acerrimo assessore alla Cultura della Provincia di Siracusa, alla quale, in tempi meno turbolenti, ho fatto anche i complimenti per i fine ed azzeccato intervento di restauro interno....

Solo l'alta incompetenza della Soprintendente della provincia di Siracusa, fatta tale per meriti politici più che scientifici: ha potuto dare intonaco giallo sia ai paramenti esterni della Masseria di Caddeddi, dove sono situati i mosaici del Tellaro, e al castello, non di Carlo V, che era già deceduto da quasi cinquantanni, ma di suo nipote Filippo....

Come ha bene documentato il geologo storico Antonello Capodicasa nel suo volumetto di cui mi ha voluto gentilmente fare dono....
I veri storici e quelli che sgobbano per dare seri contributi all'approfondimento storico, con me hanno leali e buoni rapporti...
Tutta quella massa di personaggi che,relazionano, impaginano, distribuiscono che gli gira attorno: un pochettino,direi assai, di meno....

La storia degli umani è fatta anche di questi Nofri gattopardiani..e siamo tranquillamente soddisfatti delle poche persone( ma buone) che ci attribuiscono e ci confermano la loro stima e amicizia...

Saluti incrociati, Spiros