La corsa all’ultimo banco

La corsa all’ultimo banco PACHINO - Suona la campana e tutti gli studenti corrono nei corridoi per vincere la prima gara del primo giorno di scuola, ovvero arrivare per primi all'ultimo banco. Ieri mattina è iniziato l'anno scolastico all'istituto professionale di stato per l'agricoltura "Paolo Calleri" e, come ogni inizio d'anno anche la giornata di ieri è stata ricca di speranze e di aspettative. «E' il primo giorno di scuola - racconta Giuseppe, studente al quinto anno dell'istituto alberghiero - quest'anno per me è particolare perché rappresenta la chiusura di un corso di studi fondamentale per la vita di ogni ragazzo. Questo primo giorno è carico di speranze, mi piacerebbe riuscire ad ottenere buoni voti per poter essere ammesso all'esame di stato con un buon punteggio e poi, anche se la scuola è iniziata solo oggi, devo sin da subito pensare a cosa fare del mio futuro. Dopo la maturità devo decidere se cercare un lavoro o andare all'università, per il momento comunque incrocio le dita e spero che quest'anno sia ricco di soddisfazioni». La scuola è fatta di diverse tappe, gli studenti che arrivano al quinto anno sono già grandi, molti sono maggiorenni e, quasi tutti guardano indietro pensando agli anni trascorsi. Ieri mattina seduti sui tanti motorini parcheggiati nel piazzale della scuola c'erano anche volti nuovi, i volti delle matricole che non guardano al passato ma, varcando il portone dell'istituto pensando al futuro, immaginando i prossimi cinque anni come i più belli della loro vita.

«Mi sono iscritta al primo anno dell'istituto alberghiero - racconta Stefania - e oggi sono molto emozionata. Tutte le mie amiche hanno scelto altre scuole e quindi io da oggi dovrò farmi nuove amicizie, sicuramente conoscerò persone nuove e spero di riuscire a integrarmi con il resto della classe. Sono sicura che questi saranno cinque anni impegnativi ma spero che riuscirò ad affrontarli nel migliore dei modi, anche perché questo indirizzo di studi mi piace molto e mi piacerebbe seguire a scuola dei corsi di cucina tradizionale siciliana. Il mio più grande sogno è aprire a Marzamemi un ristorante che prepari solo cucina tipicamente pachinese, dall'antipasto al dolce». Tra sogni futuri e aspettative di vita ieri mattina c'era anche chi si è presentato a scuola «passivamente», consapevole che quest'anno sarà come gli altri. «Lo scorso anno sono stato bocciato - spiega uno studente al secondo anno dell'istituto agrario - quest'anno dovrò impegnarmi altrimenti mi bocceranno di nuovo. Purtroppo sono convinto che anche quest'anno non renderò tantissimo». Suona la campanella, tutti di corsa verso l'ultimo banco.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 15-09-2006 - Categoria: Cronaca

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