La concessione dell'acqua potabile scatena le polemiche

PORTOPALO - Montano le polemiche dopo la scorsa seduta del consiglio comunale di Portopalo. Le diatribe sono scoppiate tra il coordinatore della Nuova Dc Giuseppe Ferdinando Mirarchi ed il consigliere di opposizione Giovanni Cannarella. Oggetto del contendere è una concessione per acqua potabile ad uso domestico che Mirachi da tempo richiede e che l'amministrazione sembra essersi decisa a concedere. Tale concessione è stata oggetto di una interrogazione consiliare da parte del consigliere di minoranza Cannarella che, rivolgendosi al primo cittadino ha in primo luogo chiesto se l'azione relativa ad una presunta querela del sindaco avverso Mirarchi, autore di una marcata critica nei confronti dell'operato amministrativo, avesse avuto seguito, e se la concessione di acqua potabile fosse ad esclusivo beneficio di Mirarchi. La questione ha suscitato le ire del coordinatore della Nuova Dc che non ha esitato a difendersi con la pubblicazione di un manifesto ed una lettera aperta diffusa per tutto il comune marinaro. "L'opposizione consiliare, -ha affermato Mirarchi- ha voluto lasciare intendere che la concessione da me richiesta ed ora finalmente accordatami sia una sorta di merce di scambio per mettere fine alle critiche o alle eventuali denunce che potevano esserci a seguito di alcuni miei richiami forse un po' sopra le righe. Sono stato chiamato dal Cannarella, -ha continuato Mirarchi- "delatore".

Mi chiedo se il consigliere conosca il significato del termine che ha usato, e vorrei sapere da lui gli argomenti, i fatti, le circostanze e gli spunti che ingenerano in lui la convinzione che io sia un delatore. Qual è la prova per sostenere questa infamante accusa che mi lede moralmente e nell'immagine? Ritengo che non sia affatto corretto chiedere durante una seduta pubblica con una interpellanza delle delucidazioni su questioni di natura penale ed a carico di persone terze, (che nel caso in specie sono io), che non fanno parte del civico consesso". Poi Mirarchi passa a far valere le sue ragioni. "Forse la minoranza non sa che sin dal 10 novembre 2004 ho già pagato gli oneri di competenza e sono munito di regolare autorizzazione all'allacciamento. Non capisco come mai la sinistra non ha mai difeso i diritti di chi come me ha la necessità di essere allacciato all'acquedotto limitandosi solo ad utilizzare le mie lettere di protesta per analisi critiche contro l'attuale classe politica di governo e come mai le proteste dell'opposizione si sono levate solo adesso a lavori già iniziati?" Poi Mirarchi conclude rivolgendosi alla minoranza consiliare di sinistra: "Meno male che non avete vinto le elezioni, -ha affermato, ed ancora- Invito il capogruppo di opposizione Elivio Taccone a non nascondersi dietro l'angolo, ed il segretario dei Ds Petralito ad attivarsi concretamente per impedire il peggioramento della già non buona consistenza politica dei suoi rappresentanti".

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 28-04-2005 - Categoria: Cronaca

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