La compagine amministrativa è salda

PACHINO - Ritenendo privo di fondamento il quadro politico precedentemente tracciato, il vicesindaco, Roberto Valerini, sostenuto dal capogruppo dell'Udc, Paolo Di Pietro si difende attraverso un documento consegnato alla stampa. Valerini scrive, innanzitutto, che l'ipotizzato sfaldamento della compagine amministrativa, non soltanto, non corrisponde al vero, ma nuoce alla serenità di chi, all'inizio del nuovo anno, deve fare i conti con una miriade di problemi la cui soluzione, vista la fisiologica mancanza di strumenti finanziari, non è certo a portata di mano. Inoltre, scrive Valerini, certe presunte calamità che potrebbero abbattersi sull'attuale amministrazione sono, allo stato attuale, il frutto, non soltanto, di evidente disattenzione, ma anche di mancanza di capacità di sintesi nell'interpretare i vari accadimenti della vita politica della città. Circa la presunta mancanza di appoggio da parte dei consiglieri nei confronti di Valerini, questi ribatte che tanto il gruppo consiliare, quanto il capo dell'amministrazione, Sebastiano Barone, hanno tenuto un atteggiamento di stima nei suoi confronti. Valerini, poi, ironizzando, ringrazia che nel definire il gruppo Rotta, Valerini, Barone, i quali giocherebbero un ruolo fondamentale nella gestione della cosa pubblica, sia stato utilizzato il termine «triade» e non «cupola». Valerini, infine, pur non negando l'avvio di operazioni tese a far soccombere l'amministrazione, per rimettere in moto, anticipatamente, la macchina elettorale, dichiara che le stesse rimbalzeranno sul muro di ferrea volontà eretto dall'amministrazione, intenzionata a portare a termine il mandato alla scadenza predeterminata.

Prova ne sia il profondo impegno profuso per portare a conclusione la vicenda della Stu, la società di trasformazione urbana, che il sindaco vuole lasciare in eredità all'amministrazione successiva. Sulla stessa lunghezza d'onda si pone anche il capogruppo dell'Udc di Pachino, Paolo Di Pietro, il quale, in una lettera dallo stesso sottoscritta, ribaltando la tesi dello sfaldamento, avanza, a favore dell'unità, la presenza, durante l'ultima seduta del Consiglio comunale di tutti e quattro consiglieri del gruppo. Componenti dell'Udc che, tra l'altro, appoggiano in maniera manifesta l'attività perseguita dai tre corrispettivi assessori. Infine, il capogruppo dell'Udc di Pachino nega di avere avanzato una richiesta di verifica politica, specificando che si è trattato, piuttosto, di un invito a una maggiore presenza e compattezza dei consiglieri di maggioranza. Due impianti difensivi che fanno, dunque, crollare l'ipotesi del voto consiliare sulla società di trasformazione urbana per l'utilizzo dei locali dell'ex stazione ferroviaria quale banco di prova teso a sancire la verifica. Nessuna lotta intestina dei partiti, dunque, manderebbe a rotoli la pace politica che, siglata ad ottobre, dovrebbe contraddistinguere l'ultimo scampolo di vita amministrativa.

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 08-01-2005 - Categoria: Politica

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