La città si è stretta attorno alla famiglia di Luca

PACHINO - Una bara di colore bianco al centro della Chiesa Madre, gremita di fedeli in ogni ordine di posto. E' questo lo scenario registrato ieri nella parrocchia più grande di Pachino per le esequie funebri di Luca Lauretta, il giovane pachinese di ventitré anni che ha perso la vita in seguito ad un banale incidente di caccia la mattinata di Capodanno. Quel colpo partito inavvertitamente dal fucile del cugino di Luca, Salvatore Barbarino, affranto da quel giorno, ha spezzato una giovane vita. Il parroco Gaetano Colombo si è soffermato sul valore della vita, sulla gravità della perdita di un giovane specie in modo tragico. A seguire la liturgia una folla composta e commossa che ha seguito passo dopo passo la messa in onore alla giovane vittima. All'uscita del feretro, portato a spalla dagli amici e dai parenti di Luca, la commozione ha raggiunto i livelli più elevati. «Quando un giovane muore si tratta già di qualcosa di molto duro da accettare - afferma un signore appoggiato in uno degli angoli di piazza Vittorio Emanuele - e tutto diventa ancora più doloroso quando la morte arriva tragicamente». Inconsolabile il dolore della mamma del ragazzo. Una scena straziante che ha commosso tutti i presenti. E non va tralasciato anche il dolore della famiglia di Salvatore Barbarino. Intanto tutta la dinamica dell'incidente è stata chiarita: a ferire mortalmente Lauretta è stato il colpo alla testa partito dal fucile calibro 12 del cugino che si trovava insieme a lui in contrada Tumpunazzo per la battuta di caccia. Il feretro è stato quindi accompagnato per le vie del centro abitato pachinese fino all'estremo saluto nel piazzale della stazione di via Nenni dove la bara, caricata sulla macchina funebre, si è diretta verso il vicino cimitero per la conseguente tumulazione che avverrà domani alla presenza dei più stretti congiunti di Luca Lauretta. L'autopsia ha sciolto ogni dubbio residuale che conferma l'accidentalità dell'evento tragico. Intanto da più parti in questi giorni si sono registrati inviti alla massima prudenza durante la caccia. «Bisogna usare sempre una precauzione in più del normale - ha aggiunto un appassionato di caccia - poiché quando si maneggiano armi bisogna avere sempre la massima cura ed attenzione anche se l'imprevisto, in quanto tale, può sempre essere dietro l'angolo».

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 05-01-2004 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net