La città onora San Corrado Confalonieri

NOTO - Domenica si terrano in città i festeggiamenti in onore del santo patrono San Corrado Confalonieri. Il programma religioso prevede per venerdì alle ore 19 nella chiesa di San Carlo la giornata penitenziale con la celebrazione del sacramento della penitenza presieduta dal vescovo, monsignor Giuseppe Malandrino, e con la partecipazione dei sacerdoti e delle comunità parrocchiali. Sabato 28 accoglienza dei pellegrini devoti al Santo provenienti dai comuni vicini tra cui Pachino, Avola, Rosolini. Domenica 29 agosto, dopo l'accoglienza del pellegrinaggio notturno proveniente dal comune di Rosolini, avrà luogo alle ore 10,30 la solenne concelebrazione dell'Eucaristia da parte del vescovo della diocesi, monsignor Giuseppe Malandrino e dal vescovo emerito, monsignor Salvatore Nicolosi. Alle ore 19 solenne processione per le vie cittadine con l'arca d'argento del santo, portata a spalla dai devoti di San Corrado. Oltre ai festeggiamenti religiosi sono previsti anche degli spettacoli musicali, allestiti dall'amministrazione comunale con la collaborazione dell'assessorato al turismo e spettacolo.

Stasera, infatti, si terrà in piazza municipio alle ore 21 al posto dell'operetta «La vedova Allegra», indetta dal Festival Val di Noto, il concerto lirico con l'orchestra sinfonica del Sud-Est e con il soprano Nunzia Santodirocco, il tenore Raffaele Vitagliano e il baritono Sergio Bologna. Alle ore 23,30 nella Loggia del mercato di via Rocco Pirri si terrà «reading» Lady Day - La signora canta il blues - di Billie Holliday scritto da Vincenzo Rosana. Venerdì 27 nel chiostro di San Domenico alle ore 21 da parte del Club di Noto Soroptimist Internazionale d'Italia si terrà una sfilata di moda, il cui ricavato sarà dato in beneficenza. Sabato 28 agosto alle ore 21 alla villa comunale avrà luogo lo spettacolo di danza con la scuola Fit-Up della professoressa Florence Cugno. Domenica i festeggiamenti si concluderanno con il tradizionale concerto dell'orchestra di fiati «Francesco Mulè», Città di Noto, diretta dal maestro Gaetano Alicata.

b. t.
Fonte: LaSicilia.it il 26-08-2004 - Categoria: Cronaca

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IN MEMORIA DI SAN CORRADO

Questo è l'indirizzo del sito da me realizzato su San Corrado: http://xoomer.virgilio.it/pachinopromontorio/S.CORRADO-PACHINO-PROMONTORIO-SBARCO/
che potete trovare utilizzando il motore di ricerca interno a questo sito.

Il sito vuole illustrare il percorso che fece San Corrado sbarcando nella spiaggia di Morghella, o in una spiaggia vicina, quando arrivò dalla vicina Malta. Proseguendo poi per sistemarsi, definitivamente, in località Pizzoni( oggi San Corrado di fuori).Il sito illustra la sua cella incastonata nella valle, dove nelle immediate vicinanze è stata costruita l'omonima chiesa.In alto l'ex convitto minorile e la residenza dei Monaci. Che mi vide allievo per solo 4 o 5 giorni soltanto in età molto giovanile intorno ai 8-9 anni. Di quella fugace permanenza, nel convitto, ho nitidi ricordi delle giornate e delle nottate passate insonni a guardare la luna piena che passava dalla finestra nell'attesa che scadessero i giorni per potere finalmente tornare a casa. Ho ricordi belli di cava Cultrera: dove, in gruppo-gita, passammo una intera giornata nel greto del fiume a cacciare rane o a provare con le pietre lisce e vedere quanti salti sull'acqua si riuscisse a far fare.Ho il nitido, poetico, ricordo di figure di piccoli-grandi monaci attempati e stanchi con la loro lunghissima barba bianca, che ad alcuni arrivava quasi fino alle ginocchia, e che al tramonto tornavano dopo avere passato la giornata a fare qualche lavoro nella valle. Tornavano nelle loro celle che si trovavano in un piano rialzzato del convitto. Con l'umile saio ed un cordone ai fianchi rimembravano la figura mitica e immaginaria del santo Corrado. I loro sandali sdruciti,le loro sottovesti antiche e la bisaccia a tracolla e in fila indiana: risalivano calmi e papali la erta stradella che li conduceva verso il piazzale del convitto-monastero. Un silenzio attonito di tutti noi ragazzi che a sentire la campanella che annunciava il passaggio di quella strana ed inusuale processione che alla stessa ora si ripeteva ogni sera. Dovevamo stare fermi sulla nostra posizione, per ordine superiore del Direttore del convitto e del solerte assistente chi si chiamava Sign. Russo, quando sentivamo l'annuncio del tinitinnio scampanellato della campanella che annunciava il loro passaggio: e chi non si attenava al codice di comportamento dell'ordine dato; ne poteva avere severe punizioni da parte del Direttore. Fortunatamente i monaci erano dei veri santi: e man mano che passavano fra di noi distibuivano delicatamente delle mele appena colte nel giardino bosco di Pizzoni. Dall'alto dell'Alveria o Netum. Cordiali Saluti. Spiros