La Cdl stringe all'angolo il sindaco Barone e An chiede coerenza ai consiglieri azzurri

PACHINO - Nuovo nodo da sciogliere per la politica pachinese e per l'amministrazione retta dal sindaco Barone. Quando sembrava che la risicata maggioranza raggiunta dopo diverse peripezie potesse garantire una certa stabilità amministrativa, il primo cittadino è chiamato a fare i conti con la decisione dei partiti della Cdl di riunificare la coalizione. In termini concreti rappresentanti del centrodestra hanno ritenuto di risolvere quelle situazioni anomale che si sono verificate in diversi comuni ed in particolare a Pachino dove la coalizione si presenta frantumata. «E' stato chiesto chiaramente a Fi di chiarire la sua posizione - ha affermato Enzo Vinciullo rappresentante provinciale di An- ed il partito di Berlusconi si è espresso in modo altrettanto chiaro a favore di una riunificazione della coalizione smentendo quelle voci che volevano un placet provinciale al sostegno alla giunta Barone senza An ed Udc. Siamo ora in attesa di un atteggiamento consequenziale del gruppo consiliare pachinese di Fi per iniziare insieme un percorso programmatico nuovo». Una conferma di tale decisione arriva anche dal commissario dei forzisti Nello Santoro, che valuta positivamente la scelta del comitato dei saggi fra l'altro da lui sempre sostenuta ma forse non completamente avallata dal gruppo pachinese che ha invece preferito accettare la richiesta del sindaco di dialogare singolarmente con i consiglieri comunali.

«Proprio per tale motivo, -ha dichiarato Santoro- ho ritenuto di non attenzionare più come prima Pachino demandando ogni decisione localistica al gruppo consiliare". Intanto il capogruppo forzista Corrado Quartarone ha confermato che i vertici provinciali avrebbero chiesto al gruppo pachinese un ritorno alla coalizione originaria, ma i consiglieri hanno rinviato ogni decisione alla lettura del comunicato stampa ufficiale del partito siracusano. Da indiscrezioni comunque si è appreso che i forzisti di Pachino non sarebbero contrari ad una riunificazione della compagine che vinse le elezioni ma non sarebbero disponibili ad alcun indebolimento della rappresentanza amministrativa recentemente rafforzatasi con la vicesindacatura di Berretta. A temere per le loro poltrone dovrebbero essere gli assessori Blandizzi e Lucchesi, che non sono sostenuti da alcun partito.

Sa.mar.
Fonte: LaSicilia.it il 30-04-2004 - Categoria: Politica

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