La battaglia dei Comuni sul territorio conteso

Territorio conteso: i comuni di Palazzolo e Pachino rivendicano il possesso di 1/5 dei 54.000 ettari del territorio netino. Appellandosi ad una legge regionale sulla ridefinizione degli ambiti territoriali i due comuni limitrofi, in un'azione congiunta, hanno dato avvio alla procedura negli ultimi giorni del mese scorso. Delegazioni dei due comuni hanno presentato all'Assessorato regionale agli Enti Locali la delibera di scorporo di quella parte del territorio di Noto immediatamente confinante con il loro. In particolare Palazzolo chiederebbe 10.000 ettari fino alla contrada di Mezzo Gregorio. Pachino rivendicherebbe invece, il possesso di circa 7000 ettari chiedendo di estendere il proprio territorio fino alla contrada Caddeddi, dove è ubicata la villa del Tellaro. Per il momento però l'iter si è fermato. Il funzionario dell'Assessorato regionale ha giudicato carenti da un punto di vista tecnico-amministrativo le pratiche prodotte dai comuni, soprattutto quella di Pachino. Negli incartamenti di Palazzolo mancherebbe una relazione d'impostazione generale più aggiornata. Risale, infatti, al 1981 la prima istanza di scorporo presentata dal comune acrense, ma poi rigettata. Le motivazioni ufficiali dichiarate dalle due amministrazioni viciniori si appellano alla carenza dei servizi di cui soffrono i residenti nelle contrade più periferiche rispetto alla cittadina barocca. Il comune di Pachino in particolare, adducendo il fatto come motivazione, fa notare come gran parte dei terreni a confine che ricadono in territorio netino, siano coltivati da pachinesi. Il comune di Palazzolo lamenta invece disfunzioni nel trasporto degli alunni, assenza di servizi sociali e pubblici.

Il presidente del Consiglio comunale, Corrado Italia che insieme all'avv. Francesco Balsamo, in virtù della pregressa esperienza e competenza acquisita nel 1981, si sta occupando della problematica, ha fatto notare come queste lagnanze siano poi scarsamente aderenti alla realtà. I territori contesi (eccezion fatta per Marzamemi) sono scarsamente urbanizzati e popolati. Per quanto riguarda il trasporto degli alunni Italia fa rilevare l'esistenza di una convenzione con Palazzolo istituita nel 2000 in base alla quale il comune di Noto pagherebbe una parte del servizio. "Nell'ex campo boario di Testa dell'Acqua", puntualizza ancora Italia, "vi è un centro incontro per anziani, e nella contrada è presente la Guardia medica". La problematica è stata affrontata polemicamente in sede consiliare dal capogruppo della Margherita Leone e anche secondo il diessino Bianca il comune non affronta la questione nella giusta ottica: "Più che alla visibilità degli amministratori bisogna pensare alle esigenze della comunità. Il sindaco non ha portato in tempi adeguati la vicenda in Consiglio. Ha delegato un legale, dimenticando che ci sono problemi che non possono essere affrontati in sede giurisdizionale ma politica".

Cettina Raudino
Fonte: LaSicilia.it il 10-06-2004 - Categoria: Cronaca

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LA DISTRIBUZIONE equilibrata DELLE RISORSE nel TERRITORIO.

Confini amministrativi.

La questione è politica, politica.In questa sede non mi inoltro sulla carenza assoluta della esistenza di un qualsiasi strumento di Pianificazione a scala provinciale.Ma è importante.

Si è parlato molto nei mesi scorsi dei vari Piani che interessano ed interesseranno questo territorio. P.I.T. POR,PATTO ELORO-VENDICARI,ecc. ecc. Ed inoltre le varie imprese e consorzi che nel frattempo si sono strutturati nel territorio.Sappiamo che con la costruzione dell'autostrada ci saranno delle modifiche sostanziali dei tempi di percorrenza veicolare e il triangolo che viene fuori da questa connettitura/cesura favorisce ed alimenta percorsi urbanistici e di pianificazione territoriale veicolare che riconvergono sull'asse mediano della intersezione: Rosolini. Il ri-bilanciamento dei rapporti verso ovest (Ragusa) come naturale contropartita alla cesura dell'autostrada è facilmente prevedibile se non auspicabile attraverso un sistematico dialogo con la realta in atto nella limitrofa provincia a vari livelli. A queste considerazioni di natura generale bisogna poi aggiungere e fare conto con la realtà oggettiva che vede, in base alla legge 30, il Comune di Pachino favorito a potere ottenere la gestione diretta e la cessione delle aree urbanizzate di: Spinazza, Forte,Bove Marino,San lorenzo e di consistenti aree agrarie. Un esempio per tutti: il Casale/feudo di Bimmisca è storicamente legato al feudo Xibini( Pachino) in quanto appartenuto alla Famiglia Starrabba. Signori e fondatori di Pachino.
Dunque, si auspica un approccio nuovo e più vasto nell'illustrare le motivazioni della richiesta di allargamento del territorio comunale così suddiviso : storico, urbanistico e referendario.
Storico come è stato evidenziato sopra;
Urbanistico: perchè, chiunque, oramai, si rende conto della continuità urbanistica territoriale di queste aree urbanizzate che bisognano di una mano unitaria di pianificazione urbanistica; La legge 30 prevede un referendum fra i residenti per decidere l'esito della richiesta.

Ma, per fare questo, ci vogliono politici amministratori attuali e potenziali che capiscano l'importanza politica della trattazione. Che non può essere materia di una maggioranza o della lista Civica locale: ma, anche, di tutti i "partiti" e le componenti sociali presenti nel territorio. Ciò significa proseguire con l'azione di richiesta di cessione di territorio, qualificandola: come valore condiviso da tutta Pachino Politica.Esisterà? Cordiali Saluti e notte. Spiros