La banda in piazza per l'omaggio a Lucio Battisti

La banda in piazza per l'omaggio a Lucio Battisti PACHINO - Anche la banda musicale della città ieri ha deciso di ricordare Lucio Battisti. A mezzogiorno, in piazza Vittorio Emanuele, la banda musicale Vincenzo Rizza, ha suonato «La canzone del sole», in concomitanza con tantissime altre bande musicali sparse sul territorio italiano. La manifestazione, aveva l'intento di ricordare il settimo anniversario della scomparsa del famoso cantautore italiano. Tra tutte le sue canzoni, è stata scelta "La canzone del sole", perché è l'unico testo facilmente adattabile ad una banda musicale. Tutta Italia ieri, diretta dagli speaker di Radio Italia, hanno intonato la melodia battistiana, ricordando l'autore con una delle sua canzoni più famose e cantate. «La banda, composta da sessantadue elementi - spiga il direttore Salvatore Mallia - ha suonato "La canzone del sole" per ricordare il grande Battisti. Io credo che partecipare a queste manifestazioni sia per tutti, organizzatori, ragazzi e cittadini, un momento di crescita importante.

Dopo quest'evento - spiga il direttore Mallia - i ragazzi dovranno prepararsi ai festeggiamenti dell'Addolorata a Palazzolo e per la Madonna di Pompei in città. Finiti questi momenti bisognerà prepararsi al Natale e al Capodanno locali. Questi sono per noi momenti molto intensi, i ragazzi preparano le "novene" e percorrono il paese suonando e deliziando i cittadini». Ieri mattina, anche la banda pachinese, ha voluto ricordare il grande Lucio. Il grande autore che, per tantissimi anni, ha fatto innamorare generazioni di giovani con la sua musica, lui che, anche sette anni dopo la sua morte non è stato dimenticato. In sua memoria, anche la banda Vincenzo Rizza, ha voluto "affidare la vento" un breve ma intenso momento di ricordo, nella speranza che arrivi a destinazione.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 12-09-2005 - Categoria: Cultura e spettacolo

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Musica.......

Sulle note roccheggianti di web Radio di pachino che trasmette da contrada Pozzilli,Ladies and Gentleman, ecco un bel ricordo collegato a Lucio Battisti.........Tu chiamale se vuoi...emozioni

Aprile 1972
una gita a Taormina....

Il pulmann che da Pachino ci portava verso Catania, per raggiungere le gole dell'Alcantara e poi a Taormina: correva veloce sulla statale che attraversava i centri urbani fra Giarre e Riposto, e la musica, a tutto volume, si confondeva con il profondo odore di zagara che filtrava dai finestrini, miscelato a quello multiodoroso delle nostre compagne che si erano agghindate e profumate come piccole ma bellissime perle di Sicilia in fiore. L'occasione ghiotta offerta per un giorno di grande evasione dal consueto, dell'abitudinario e dal giornaliero:inondava l'aria di una ebbrezza sensualità dirompente e dissacrante quasi rivoluzionaria. Il tutto nel vano del glorioso pulmann della ditta Fratelli Fallisi, di Pachino, dove il Prof.Gigliotti,lottava ad armi impari con il professore di educazione fisica, Sebastiano, emeriti e indefessi galletti. Volevano, come al solito, fare gli spavaldi e galanti con le nostre compagne di classe e in generale le donne di tutto l'istituto.
Conoscendo,oramai, i soggetti brancatiani, difendevamo ogni nostra compagna gli capitasse a tiro da ogni interferenza interna ed esterna,compresi i fidanzati: eravamo gelosi di tanta fresca bellezza d'intorno.
Dopo avere sostato e scesi nel piazzale dell'Alcantara,percorremmo in fila indiana il viottolo che ci portava nel greto del nerissimo solco delle gole rocciose!Il fiume scorreva con acque limpidissime e frschissime e dopo avere immerso le gambe in quell'acqua: in pochi attimi le gambe vennero percorse da un fremito di freddo intenso! Percorremmo la gola profonda fino a raggiungere uno slargo con un freschissimo laghetto,dove consumammo la colazione al sacco che ognuno di noi si era portato da casa. Poco dopo avere finito di desinare fummo richiamati dal simpatico Gigliotti all'ordine.
Ripartimmo presto per raggiungere la vetta della meta finale che era la tanto sognata e mitizzata Taormina.Fu sui tornanti a salire verso l'erta collina che si cominciava ad intravvedere in tutta la sua maestosità la montagna dell'etna. Essa ci apparve dai finestrini laterali mentre si salivano i tornanti gomitosi per arrivare fino alle mura della città.Mentre, nel pulmann, forniti di un mangiadisci a 44 giri,e di una chitarra che non ricordo chi la suonava,forse Angelo,si sentivano le note dolcissime e la voce a tratti roca di Lucio Battisti accompagnato da quasi tutti in coro. Facevamo coro intonato e stonato,socchiudendo gli occhi e sognando a quelle note e bellissime parole mente tutti insieme cantavamo,dopo un giro corto di note di chiatarra solista: "tu chiamale se vuoi emozioniiiii",intervallata dalle bionde trecce che Lina interpretava alla perfezione.Mentre...i girdini di Marzo cingevano i fianchi delle molte figliole che per l'occasione si erano trasbordati nel rispettivo pulmann i rispettivi fidanzati. E intanto innocenti evasioni,cedevano il passo a baci,carezze e contatti vari che fece aumentare notevolmente la temperatura interna del pulmann. Io ero finito vicino ad una ragazza più grande, ma che mi dimostrò grande affetto senza mai averci parlato insieme: ma appena scesi dal pulmann fece finta di non conoscermi. Eravamo al primo liceo scientifico O.M.Corbino sezione staccata di Pachino e la composizione della classe era grosso modo questa:maschi,io, Riccardo,carissimo amico,Angelo,con il quale ho condiviso molte nottate e le seguenti albe,Lucio, con il quale non ho condiviso mai nulla, a parte qualche ragazza dei miei avanzi universitari( cattiva questa, ma è la verità),Giovanni, grande,eclettico e amico simpaticissimo che rimane sempre nella parte più interna del mio cuore,Uccio,amico dal sorriso smagliante e che ora dico, pace all'anima sua,Nuzzo,timido,introverso,il suo amico del cuore era Giovanni,pace all'anima sua,Sebastiano,amico di sempre ed ogni volta che ci incontriamo riprendiamo il discorso dove lo avevamo lasciato,per me un fratello,Corrado,cacciatore di calibro 22, un caro amico,Andrea,compagno di molte immersioni subaquee.Donne:Ada,studiosa, Pina ecclettica bellezza greca,Pina,odio e amore perenne,Lina,bionda quasi naturale,Pina C,eclettica e vulcanica, Pina G,timida e pensierosa tranne qualche smagliante sorriso,oggi in Canada, Paola,campionessa ai giochi della gioventù, nike alata,Lucia, grande carattere e affettuosa e gentile, e per finire la professoressa Aprile di Rosolini indimenticabile per l'affetto che riusciva a dispensare a tutti. Ebbene,tutte queste persone, a parte chi è venuto meno per induzione esterna all'antico affetto:sono rimaste nel mio cuore come fratelli e sorelle.Arrivati al piazzale dove fu parcheggiato il pulmann cominciammo a salire in direzione del teatro greco che rimane nella parte più alta della erta collina, e visto che non tutti avevano avuto la forza di arrivare in cima,ci sono un migliai di scalini, ad un certo punto rimasi per qualche minuto da solo. Mi girai attorno e dopo avere osservato la magnificenza dell'azzurro ionio e le innevate cime dell'Etna,poco dopo vidi una bellissima ragazza americana. Mi accostai sicuro senza inibizioni e senza conoscere una sola parola di inglese a gesti e qualche parola italiana americanizzata mi feci capire.scambiamo qualche "beatiful" mentre la guardavo in viso e rimiravo i suoi bellissimi occhi che avevano il colore del mare. Venne in aiuto, anche in questa occasione, la traduzione in simultanea di mio cugino.Dopo avere scambiato qualche altra parola e dopo aver capito che veniva dallo stato della California(USA) e dopo una serie di altri complimenti, ci facemmo insieme una fotografia, che ancora conservo, con il patto, fatto più di sguardi e gesti e occhiate pentranti e conturbanti che ci saremmo rivisti lassù: in paradiso!!!

Emozionati Saluti,Spiros