L’Unione si presenterà unita a Pachino

PACHINO - L’Unione si presenterà unita a Pachino alle elezioni amministrative per ridare un sindaco alla città. Giovedì sera i partiti del centrosinistra hanno voluto ufficializzare la loro coesione tenendo una riunione a porte aperte per muovere i primi passi che porteranno alle elezioni amministrative del 2006. A costituire lo schieramento di sinistra locale sono l’Udeur, la Margherita, lo Sdi, l’Italia dei Valori (che pare si sta riorganizzando dietro le direttive di Sebastiano Ritrovato e che dunque potrebbe segnare il ritorno in politica di alcuni politici che costituirono il partito dell’asinello durante l’amministrazione Adamo), i Ds, i Comunisti italiani e Rifondazione comunista. I sette partiti hanno ufficializzato il loro percorso comune consapevoli che insieme rappresentano una forza non indifferente dell’elettorato pachinese, capaci certamente di dire la loro per la corsa all’ambita poltrona di primo cittadino. Nessun nome rappresentativo di tutta l’area di centrosinistra al momento è stato fatto, e il percorso per l’espressione di una candidatura unitaria sarà certamente complesso e lungo. La sinistra pachinese non fa mistero delle difficoltà che la attendono non escludendo che una scrematura delle possibili candidature possa essere fatta tramite le primarie.

A proporlo già in passato era stato l’ex parlamentare regionale Gioacchino La Corte che ha ribadito la sua proposta credendo molto nell’affidare la selezione direttamente all’elettorato dello schieramento. Divergenze maggiori invece si presentano sulle strategie da adottare per la composizione delle liste. I partiti più radicali infatti preferirebbero porre delle preclusioni per chi ha fatto parte direttamente o indirettamente della passata amministrazione ed oggi, armi e bagagli, si prepara a trasmigrare nel centrosinistra. Più flessibile appare invece sull’argomento l’Udeur. Da discutere inoltre è anche la posizione delle liste civiche che si stanno formando in città e che potrebbero bussare alla porta dell’Unione, ed i possibili dialoghi con Rinascita di Pachino il cui ritorno nell’area di sinistra sembra difficile da digerire per La Corte e compagni. Su tutto una preoccupazione dichiarata apertamente: quella di poter commettere gli stessi errori compiuti dalla coalizione di centrodestra durante la sindacatura Barone. In questo è stato molto chiaro Vittorio Scirè della Margherita: “Bisogna evitare saltimbanchi e funamboli di ogni sorta. Per questo il timone va tenuto ben dritto ed una scrematura avverrà naturalmente”.

Salvatore Marziano
Fonte: Salvo Marziano La Sicilia il 26-11-2005 - Categoria: Politica

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