L'Ufficio tecnico chiamato a misurare le emissioni delle antenne di telefonia

PACHINO - Nuovo passo in avanti in merito alla lotta contro l'elettromagnetismo. Venerdì sera su iniziativa del comitato di lotta contro l'installazione delle antenne di telefonia mobile guidato dall'ex deputato Gioacchino La Corte, si è svolto un incontro tra i rappresentanti del comitato stesso, il sindaco di Pachino, il difensore civico l'avvocato Michele Di Pasquale ed un esperto, il professore Porzio, incaricato dalla casa municipale per affrontare il problema relativo alla verifica del regolamento proposto dal comitato e redatto materialmente dall'ingegnere Calleri. Il regolamento redatto dal comitato infatti non ha trovato il parere favorevole dell'ufficio tecnico pachinese che invece ha proposto un altro regolamento giudicato dagli esponenti del comitato troppo blando e volto solo alla individuazione ed alla tutela dei siti sensibili. «Il problema, ampiamente dibattuto venerdì sera, -ha affermato il difensore civico comunale- è quello relativo alla impossibilità di vietare alle aziende di telefonia di installare ripetitori all'interno del centro abitato. L'esperto individuato dal comune infatti ha spiegato agli esponenti del comitato che obiettivo prioritario è la tutela dei siti sensibili.

Per il resto l'installazione non può essere vietata soprattutto alle aziende di videotelefonia che hanno bisogno di ripetitori molto vicini tra di loro. Un regolamento dunque è necessario soprattutto per la tutela di questi siti sensibili e per obbligare le aziende telefoniche ad utilizzare ripetitori di ultima generazione a bassa emissione di onde elettromagnetiche, certamente più costosi per le ditte, ma più sicuri per la salute dei cittadini e per l'impatto ambientale che non deve essere deturpato». Il rischio è che un regolamento eccessivamente severo possa essere disatteso dai gestori che potrebbero installare lo stesso le antenne ed impugnare il regolamento civico. «E' opportuno - ha affermato Di Pasquale - approntare una disciplina che possa essere rispettata dalle aziende e soprattutto che possa permettere il controllo dell'intensità effettiva delle emissioni. Il comune dunque si dovrebbe dotare di un misuratore ed istruire il personale di polizia municipale ad eseguire controlli giornalieri. Se i livelli di elettromagnetismo risultassero oltre la soglia allora la casa municipale sarebbe legittimata ad agire anche in ambito penale contro i gestori». Soddisfatti solo a metà i rappresentanti del comitato che invece insistono per l'approvazione del regolamento redatto da Calleri che impone l'installazione di ripetitori a diversi chilometri dall' abitato.

sa.mar.
Fonte: LaSicilia.it il 29-05-2005 - Categoria: Cronaca

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