L'UE spinge sull'eco-energia

La Commissione propone un piano d'azione dettagliato. Più di 20 iniziative per accrescere l'utilizzo di energia da silvicoltura, agricoltura e rifiuti biodegradabili

Tutti gli stati membri devono incrementare l'utilizzo delle energie rinnovabili. È questo il monito della Commissione europea, che, a questo scopo, ha proposto un piano d'azione dettagliato che contiene più di 20 iniziative volte ad accrescere l'utilizzo di energia derivante da silvicoltura, agricoltura e rifiuti biodegradabili, già a partire dal prossimo anno.
L'invito rivolto agli stati membri, contenuto in una nota della Commissione, in particolare, è di promuovere lo sviluppo dell'elettricità verde.

Gli obiettivi della Ue, infatti, sono la riduzione dell'emissione di gas a effetto serra, la protezione degli impieghi nelle zone rurali e la limitazione della dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia. E sono previsti, quindi, aiuti per incentivare la produzione di elettricità a partire dalle risorse energetiche rinnovabili.

Gli stati membri, da parte loro, dovranno intensificare i loro sforzi per ottimizzare i regimi di aiuti nazionali ed eliminare gli ostacoli allo sviluppo dell'elettricità verde. Per quanto riguarda, in particolare, la promozione di biocarburanti per il trasporto, le azioni della Commissione comprendono lo sviluppo di imposizioni ai fornitori allo scopo di introdurre una proporzione minima di biocarburante nei carburanti convenzionali presenti sul mercato.

È prevista, per il 2006, anche una revisione della direttiva sui biocarburanti (2003/30/CE) che ha fissato gli obiettivi nazionali relativi alla parte di mercato da dedicare ai biocarburanti, non più raggiungibili dalla Ue. La Commissione, inoltre, stima che le misure descritte nel piano d'azione porteranno, da qui al 2010, la quantità di biomassa utilizzata a una cifra pari, all'incirca, a 150 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio senza incrementare l'intensità dell'agricoltura o alterare la produzione alimentare nella Ue.

E la riduzione di gas serra legata a queste misure sarebbe pari a 209 milioni di tonnellate all'anno, con un aumento tra i 250 mila e i 300 mila degli impieghi diretti e una diminuzione della dipendenza dalle importazioni di energia dal 48 al 42%.
´Questo piano', ha commentato Andris Piebalgs, commissario per l'energia, ´permetterà di ridurre le emissioni di gas serra e di limitare la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia. E le misure previste per i biocarburanti, in particolare, costituiscono una risposta concreta al problema dell'aumento del prezzo del petrolio'.
Fonte: Italia Oggi il 12-12-2005 - Categoria: Cronaca

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