L'Udc frena le ambizioni dell'Udeur

PACHINO - Politica pachinese in subbuglio. Ieri il capogruppo dell'Udc Roberto Valerini ha inviato al sindaco Barone un documento a firma di tutto il gruppo consiliare centrista e dell'indipendente Paolo Di Pietro (per un totale di 6 firme) con cui si invita il primo cittadino a prendere in considerazione l'ipotesi di un nuovo rimpasto politico e dunque un ritorno alla coalizione di centrodestra che vinse le elezioni. In sostanza l'Udc ha prospettato al sindaco una nuova maggioranza di centrodestra che oltre ai 6 consiglieri firmatari potrebbe trovare l'appoggio dei tre di An (quattro stando alle voci di imminenti adesioni al partito di Fini) e di parte di Fi, bloccando di fatto l'ingresso in amministrazione dell'Udeur e dei Liberal socialisti. Trovano dunque conferma i segnali, già percepiti a seguito della mancata sfiducia al vicepresidente del consiglio Francavilla, relativi ad un cedimento della nuova coalizione politica che si era sostituita a quella che aveva vinto le elezioni. Il documento a firma di sei consiglieri inoltre ripropone l'Udc quale partito di maggioranza relativa all'interno del civico consesso, con il ritorno a pieno titolo di Dell'Ali ed il riavvicinamento di Paolo Di Pietro, già eletto tra le file centriste. Il ritorno nell'organico post democristiano di Dell'Ali sarebbe suffragato, almeno per il momento, dalla conferma in giunta come rappresentante di tutto il partito, dell'assessore Michele Blandizzi, fortemente voluto da Dell'Ali che dunque al momento rappresenta l'Udc in seno alla giunta Barone. Secondo indiscrezioni non confermate né smentite però ben presto Blandizzi potrebbe passare la mano ed essere assegnato ad altro incarico.

Movimenti tellurici anche in Forza Italia. Il presidente del consiglio Nicastro, pur mantenendo la propria indipendenza dettata dal suo ruolo di super partes, sembra non gradire le funamboliche manovre del gruppo consiliare azzurro sempre più legato alla lista civica Rinascita. I forzisti inoltre potrebbero assottigliarsi notevolmente. Dopo aver perduto Di Pietro e Petralito infatti potrebbero cedere un altro consigliere a vantaggio di una nuova formazione politica fino ad oggi non presente in consiglio, la Margherita, che, secondo uno degli esponenti di questa formazione, presto potrebbe avere dei rappresentanti consiliari oltre ad un coordinamento locale che potrebbe essere guidato proprio da un ex forzista. Vanno ora verificate le reazioni del primo cittadino che in passato non ha fatto mistero di gradire un ritorno dei centristi e di essere aperto al dialogo con tutte le forze politiche dell'ex maggioranza.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-08-2004 - Categoria: Politica

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