L’On. Ammatuna presenta una mozione all’Ars sulle trivellazioni nel Val di Noto.

L’On. Ammatuna presenta una mozione all’Ars sulle trivellazioni nel Val di Noto. L’On. Roberto Ammatuna ha presentato una mozione, che sarà discussa all’Assemblea Regionale Siciliana, sulle trivellazioni nel Val di Noto. Nell’atto si sottolinea la possibilità che all’interno della concessione alla Panther Resources, per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi, sia prevista anche la possibilità di effettuare trivellazioni in mare, con il rischio che si possano verificare inquinamenti in tutta la costa della Sicilia sud orientale. Viene stigmatizzato, inoltre, il comportamento del Presidente della Regione Sicilia che ha annunciato trionfalmente, lo scorso giugno, la rinuncia alle trivellazioni da parte della Panther Oil, mentre la decisione della società texana riguardava soltanto il 10% dell’intera area concessa ed in luoghi – l’abitato di Noto, Noto Antica e la zona sud-est di Vendicari – dove mai la stessa avrebbe potuto effettuare alcuna ricerca petrolifera. Di seguito il testo integrale della mozione: “PREMESSO che: nel 2002, il Val di Noto è stato incluso nella World Heritage List dell’Unesco con la motivazione che si tratta di una “testimonianza dell’esuberante genialità espressa nell’arte e nell’architettura del tardo barocco”; nel 2004, la Panther Resources ottiene dall'Assessore regionale all'Industria una concessione per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi su di un’area di 746 chilometri quadrati, ricadente nel Val di Noto, che prevede la perforazione nel corso di sei anni di 21 pozzi esplorativi e comprendente anche il diritto a costruire, esercire, mantenere un sistema parziale o completo di serbatoi e condotte; la Giunta Regionale con le deliberazioni n. 220 del 20 maggio 2005 e n. 323 del 13 luglio 2005 diede rispettivamente mandato al competente Assessorato all'Industria di sospendere il rilascio di permessi di prospezione e ricerca e di concessioni di coltivazione di idrocarburi in giacimento nelle aree dichiarate patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco e decise l'immediata sospensione di ogni attività di ricerca in atto negli stessi territori; le suddette deliberazioni, impugnate dalla Panther Resources, sono state sospese dal Tar Sicilia per incompetenza della Giunta Regionale a disporre direttamente la sospensione; l'Assemblea Regionale Siciliana nella seduta del 27-28 gennaio 2007 ha approvato un ordine del giorno, accettato come raccomandazione, che impegnava il Governo della Regione a sospendere con effetto immediato le ricerche petrolifere ed i pozzi attivati nelle aree di pertinenza dei siti Unesco del Val di Noto e ad istituire una commissione straordinaria sulle autorizzazioni alle ricerche petrolifere composta dall'Assessore regionale per i Beni Culturali e Ambientali e per la Pubblica Istruzione, dall'Assessore regionale per il Turismo, le Comunicazioni e i Trasporti, dall'Assessore regionale per l'Industria, dall'Assessore regionale per l'Agricoltura e le Foreste, dal Presidenti della Provincie e dai Sindaci dei Comuni interessati alle ricerche, al fine di revocare definitivamente o autorizzare le ricerche in relazione all'impatto che le stesse avranno sui siti patrimonio dell'Umanità e sul loro paesaggio culturale; il Ministro dell'Ambiente ha diffidato la Regione Sicilia ad uniformarsi alla normativa ambientale nazionale e comunitaria di cui è responsabile lo Stato in base alla “Direttiva Habitat”; nel giugno 2007, anche in seguito all’appello pubblico lanciato qualche giorno prima dallo scrittore Andrea Camilleri, la Panther Oil comunica al Corpo siciliano delle miniere l’intenzione di rinunciare a trivellare un’area di 86 chilometri quadrati, su una superficie complessiva concessa per le ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi di 746 chilometri quadrati, ricedente all’interno dei territori dei Comuni di Noto (21 Kmq.), Ragusa (17 Kmq.), Modica (9 Kmq.), Scicli (1 Kmq.), Caltagirone (23 Kmq.) e Palazzolo Acreide (1 Kmq.); l’area oggetto di rinuncia alle trivellazioni da parte della Panther Oil riguarda l’abitato della città di Noto, l’area di Noto Antica, la zona sud-est della riserva di Vendicari ed altre zone all’interno delle quali non si sarebbe potuto mai effettuare alcuna ricerca petrolifera; le autorizzazioni sono prive di valutazioni di impatto ambientale e valutazione di incidenza nonostante il progetto rientri fra quelli previsti dalla lettera T dell'allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 per i quali, a norma dell'articolo 1, comma 3, del citato atto di indirizzo e coordinamento, sono obbligatorie in via preventiva; l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha richiesto, per l’avvio del progetto di perforazione, la procedura di Valutazione di impatto Ambientale dopo che era già trascorso il periodo di silenzio-assenso previsto dalla normativa vigente; il Tar Catania accoglie il ricorso della Panther Oil, in merito alla richiesta di Via, consentendo di fatto la realizzazione del pozzo di esplorazione “Eureka est”, da aprire tra Noto e Rosolini, in contrada Zisola-Portelli, perché l'Assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha comunicato in ritardo la necessità di una valutazione di impatto ambientale, facendo così scattare il silenzio-assenso; all’interno della concessione ottenuta dalla Panther Resources è prevista la possibilità di effettuare anche la ricerca e l'estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi nel mare antistante le coste della Sicilia sud orientale;

RITENUTO che: l'Unesco ha espressamente richiesto, come condizione imprescindibile per il riconoscimento di patrimonio universale del Val di Noto, l'esistenza e l'attuazione di un piano di gestione che coinvolga l'intero territorio e che vincoli lo sviluppo del territorio stesso verso un uso compatibile e sostenibile di ogni attività economica dei luoghi; Legambiente ha attribuito, per il 2007, al Comune di Noto il riconoscimento delle “5 Vele” della Guida Blu; La Fee Intermational ha attribuito quest’anno, per la sesta volta consecutiva, la “Bandiera Blu” al Comune di Pozzallo; la dissennata ricerca petrolifera minaccia di sconvolgere il territorio della Sicilia Sud orientale, il suo equilibrio naturale, la sua vocazione turistica e culturale, i suoi capolavori del barocco ed il suo mare incontaminato, IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE a presentare, con procedura d’urgenza, un provvedimento legislativo di revoca delle concessioni, rilasciate per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel Val di Noto, per tutelare l’integrità del sito Unesco e delle risorse naturali del comprensorio della Sicilia sud orientale”.

Fonte Originale
http://www.radiortm.it/Notizia.asp?Id=5896
Fonte: Comitato NO-TRIV il 07-09-2007 - Categoria: Comunicati

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