L'offensiva lanciata al sindaco: "Rimango, non mi dimetterò"

PACHINO - (aru) "Ritengo di avere operato per il bene della città, quindi non mi dimetto dall'incarico". Con queste parole il sindaco di Pachino Sebastiano Barone mette a tacere le voci sulle sue possibili dimissioni di fronte all'ennesima crisi politica che sta attraversando la maggioranza di centrodestra, dopo l'uscita dalla coalizione di Forza Italia con le dimissioni dei suoi due assessori e la "bufera" giudiziaria che vede coinvolti amministratori e funzionari comunali. "Potrei lasciare l'incarico - continua Barone - solo se tutti e venti i consiglieri comunali che a vario titolo hanno avuto incarichi ed assessorati decidessero in blocco di dimettersi. Si tratterebbe di un bagno d'umiltà per tutti compreso il sottoscritto, ammettendo così di avere fallito e ridando voce agli elettori". Una provocazione quella del primo cittadino di fronte alle continue richieste di maggiore visibilità da parte dei consiglieri comunali della sua maggioranza. Barone nel suo intervento precisa inoltre che in merito alla vicenda delle lettere anonime che hanno fatto scattare le inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto, aggiusta il tiro ritirando le accuse nei confronti dei consiglieri comunali.

"Vorrei precisare, che ai consiglieri comunali- continua Barone - in questa vicenda non posso addebitare nulla anche perchè‚ ritengo che gli stessi si possono considerare loro malgrado delle vittime di questa campagna diffamatoria nei miei confronti e di tutta la maggioranza". Uno sfogo quello di Sebastiano Barone che definisce coerente la posizione espressa dall'ex consigliere comunale dei Ds Salvatore Gibilisco sulla attuale situazione politica. "Forse per la prima volta i Ds di Pachino- continua Barone- attraverso il loro esponente Salvatore Gibilisco hanno dato dimostrazione di aver capito i motivi di questa crisi chiedendomi seppure in modo provocatorio di non dimettermi". Dunque Barone non demorde e continua per la sua strada nonostante le mille difficoltà rappresentate da una esigua maggioranza in consiglio comunale e anticipa i contenuti del suo intervento in consiglio per spiegare i motivi della crisi politica iniziata dal giorno del suo insediamento. "I cittadini di Pachino- continua Barone- devono essere informati di quanto accade al Comune e sui motivi che hanno generato queste continue crisi che con molta probabilità non ho saputo gestire ma che di fatto vanno addebitate alle continue richieste di maggiore visibilità da parte delle forze politiche di maggioranza".

Andrea Rubera
Fonte: GDS.it il 23-02-2005 - Categoria: Politica

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Consiglieri o consigliori?


Consiglieri, senza macchia e senza paura, o consigliori delle melefatte e della degenerazione politica che ha,come al solito,rallegrato le lunghe giornate di questa enorme,per l'alto numero, amministrazione? Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità politiche e personali.E in questioni che riguardano sopratutto i consiglieri,non tutti,non li si può,ancora oggi, proteggere con l'intento di elemosinare la loro presenza e voto in Consiglio Comunale. Molti di loro,si sà, rappresentano gruppi bene radicati che hanno trovato,e non da ora, nelle casse del Comune di Pachino: il tesoro di Zio Paperone. E naturalmente, per nulla al mondo vogliono mollare la grintosa presa.I consiglieri comunali, di tutti i Partiti,(escluso quelli di Rinascita che hanno dato prova di grande responsabilità e correttezza etico-morale ritirandosi),hanno dato prova della massima inefficenza e di palese offesa e degenerazione rispetto a quello che da loro,francamente, ci si aspettava. E i Partiti, che loro rappresentano: hanno dato dimostrazione di quanto bassa sia la loro visione della politica per la comunità pachinese, che, ancora una volta, viene mortificata da questi assaltatori delle casse del comune e della polverosa diligenza. Come si possono difendere, ancora, i Partiti:quando questi sono, a livello locale, i produttori e portatori sani della degenerazione amministrativa e politica di Pachino? Partiti, che dovevano supportare la tenuta della maggioranza,le votazione in consiglio,e appoggiare,con il voto, le proposte che questa amministrazione intendeva ed intende portare avanti.Tutto si è arenato,come al solito, come un cargo in alto mare che non conosce la rotta che deve percorrere.Senza un vero comandante capace di capire che: se gli dai un dito oggi, domani,poi, vogliono il braccio.Un Sindaco incapace di attribuirsi l'autorità che gli conferisce la legge per orientare e dare l'indicazione e le scelte giuste per questa amministrazione. E, contestualmente, di elevarli a "primi" cittadini responsabili e coscenziosi: che lavorano, in modo unitario, per i loro cittadini e di tutta la comunità che gli hanno dato e assegnato un preciso mandato politico amministrativo da compiere. Intrappolati nell'oblio del: "fate il vostro interesse personale" e non vi girate neanche per un attimo a guardare i danni che avete fatto e prodotto!!Tanto, la confessione finale, la ricca raccolta di prebende ed inclusioni danarose: vi gratificheranno! E' ciò è sufficiente per redimervi di tutti i molti peccati che state compiendo a spregio riconosciuto,garantito,d.o.c.che contraddistingue,come è costume indifferenziato, patrimonio condiviso dell'enclave surettizia e misogina di tutti i "partiti",di testa, di Pachino.

Cordiali Saluti Spiros



p.s.

hahahahahahahahahahahahahahahahahahahah hahahahahahahahahahahahahahaha:sirena del "cellulare" delle guardie carcerarie di Cava Donna, in movimento.....