«L’iter delle opere troppo lungo»

“Le stazioni uniche appaltanti per le opere che superano i 1.250.000 euro rappresentano un problema per gli iter burocratici tutt'altro che snelli e che aggravano la lentezza procedurale”. È quanto affermato dal consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo che ha fatto inserire la trattazione del problema nel dibattito che si è svolto lo scorso 12 dicembre in seno alla commissione provinciale lavori pubblici. A seguito di ciò l'11 gennaio si svolgerà un incontro tra la commissione, i presidenti di Assindustria, Api ed Anim al fine di prevedere procedimenti più flessibili.

“Le stazioni uniche appaltanti, -ha dichiarato la Ignaccolo- sono particolari e rigidi procedimenti che affidano le competenza per gli appalti a speciali commissioni presieduti da Prefetti e Magistrati. La lentezza dell'iter procedurale però allunga notevolmente i tempi di realizzazione delle opere. Si impone pertanto una iniziativa tra amministrazione e Consiglio provinciale volto a concordare un meccanismo di snellimento di tali iter”. La Ignaccolo inoltre ernde noto come siano numerosi i progetti sia in tema di viabilità che di edilizia scolastica che rientrano in questi iter e tra essi i lavori di rafforzamento e risanamento della sovrastruttura con la tecnica di riciclaggio a freddo sulla provinciale 19 Pachino-Noto il cui costo complessivo è di 2.800.000 euro. L'incontro dell'undici gennaio pertanto risulta particolarmente atteso.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 21-12-2006 - Categoria: Cronaca

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