L’ispettore Terranova fa i conti al Comune e difende la Regione

L’ispettore Terranova fa i conti al Comune e difende la Regione PACHINO - Sul mancato pagamento degli stipendi e sui presunti crediti che il comune vanterebbe nei confronti della regione, i conti non tornano. È quanto sarebbe stato appurato dal dottor Terranova, ispettore della regione Sicilia inviato dal presidente Rosario Crocetta per verificare a tamburo battente, la situazione presentatagli da un gruppo di dipendenti comunali durante la sua ultima visita a Pachino. L'ispettore è piombato in città mercoledì, dopo che il sindaco Paolo Bonaiuto aveva trasmesso all'assessorato regionale competente uno schema secondo cui la regione avrebbe un debito con la casa municipale di circa un milione e 400 mila euro, somma che, se regolarmente corrisposta, avrebbe consentito di pagare parte degli stipendi ancora dovuti. La visita ispettiva era stata preceduta, peraltro, da una lettera dell'assessorato autonomie locali sezione vigilanza e controlli, a firma dell'ex commissario straordinario al comune di Pachino Margherita Rizza e dal direttore generale Giammanco con cui si contestava qualsiasi debito regionale con il comune pachinese definendo tale circostanza «non rispondente al vero ed altamente lesiva dell'immagine della regione siciliana», invitando a dare spiegazioni e chiarimenti in tempi rapidissimi e comunque entro 24 ore, pena un intervento ispettivo.

E l'ispezione, in effetti, è arrivata. Così come accaduto per un altro ispettore, il dottore Garofalo, anche in questo caso sarebbero stati acquisiti degli atti e chieste delle spiegazioni sui conti pubblici, rinviando ad 8 giorni qualsiasi decisione del caso. L'ispettore infatti potrebbe chiedere conto e ragione della errata attestazione che certifica il presunto credito verso la regione. Sul piede di guerra i dipendenti comunali che nei prossimi giorni, almeno secondo l'orientamento sindacale, potrebbero avviare azioni legali per rivendicare il pagamento degli stipendi e della tredicesima mensilità non corrisposti. Gli impiegati potrebbero promuovere un ricorso per decreto ingiuntivo chiedendo di rifarsi su somme peraltro dichiarate impignorabili dal comune di Pachino proprio perché riservate a pagamenti obbligatori tra cui le retribuzioni. Dopo l'ultimo confronto con due assessori della casa municipale nel corso di un'assemblea sindacale, inoltre, il personale avrebbe deciso di troncare ogni dialogo con l'amministrazione comunale.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-02-2013 - Categoria: Cronaca

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