L'ennesimo sbarco della disperazione

PORTOPALO - Venticinque immigrati, di presunta nazionalità sudanese, sono sbarcati ieri al porto, con un'imbarcazione di sette metri, scortati da due motovedette della Guardia Costiera e da un mezzo della Guardia di Finanza. L'imbarcazione, recante su una fiancata la sigla "6J4KL-1010486", dotata di un motore fuoribordo, è stata intercettata a circa dieci miglia a sud-est di Portopalo di Capo Passero. A dare la segnalazione sul canale-radio 16, adibito alle chiamate d'emergenza, è stata un'imbarcazione da diporto che ha evidenziato la presenza del natante con i migranti a bordo. Subito si sono attivate due motovedette della Guardia Costiera, la Cp2203 dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, al comando di capo Antonio Giuliano, e la Cp266 della Capitaneria di porto di Catania.

«Non è stato attivato il dispositivo Sar, search and rescue - afferma Salvatore Cascione, comandante dell'ufficio marittimo portopalese - dato che l'imbarcazione con gli immigrati a bordo poteva proseguire la navigazione senza problemi. I due mezzi della guardia costiera hanno comunque scortato il natante, insieme ad un altro mezzo delle fiamme gialle, in totale sicurezza». All'arrivo al porto, poco dopo le 13:30, è scattato il dispositivo di prima assistenza, garantito come sempre dai soliti, encomiabili volontari della Protezione Civile e della Misericordia di Portopalo. Il coordinamento a terra è stato svolto dal dirigente del commissariato di polizia di Pachino, Giuseppe Grienti. Alcuni immigrati, sfiancati dalla traversata in mare, sono stati visitati da due medici del servizio di guardia. Per due di loro si è reso necessario il trasporto all'ospedale di Noto. Gli immigrati sono stati sistemati nel plesso della scuola elementare di Portopalo, dove hanno mangiato. Nel tardo pomeriggio disposto il trasferimento al centro accoglienza di Cassibile.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 12-08-2005 - Categoria: Cronaca

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