L'assistenza sanitaria agevolerà l'integrazione

Sono poco più di mille e trecento le istanze di regolarizzazione presentate da extracomunitari nella nostra provincia. Quaranta sono invece i libretti sanitari temporanei destinati a soggetti non in regola con il permesso di soggiorno rilasciati dall'Asl 8. La differenza purtroppo è notevole, eppure i 40 extracomunitari che hanno lasciato alle spalle la diffidenza, fidandosi delle strutture pubbliche sanitarie della nostra città, rappresentano un numero notevole. Ad affrontare il tema dell'integrazione, evidenziando la normativa vigente e gli aspetti socio sanitari, sono stati, nel corso di un convegno organizzato dalla Asl 8, l'avvocato Roberto Losciale; la dottoressa Rosaria Bruno; Piero Calistri, responsabile di Medici senza frontiere per l'Italia meridionale; il dottor Martino Cardone. Una tavola rotonda, moderata da Lavinia Lo Curzio, referente dell'Asl 8 per l'immigrazione, alla quale hanno partecipato il direttore generale Asl 8 Corrado Failla, il sindaco Bufardeci e il presidente della Provincia Marziano. E proprio il direttore Failla ha auspicato la nascita di una rete fra le forze dell'ordine, le istituzioni e i volontari per facilitare l'integrazione magari con centri sociali o strutture specifiche, da realizzare anche con l'aiuto dei Comuni. L'Asl 8 ha già istituito l'Ufficio immigrati e ben quattro sportelli, Siracusa, Pachino, Avola e Rosolini (prossima apertura a Lentini) per il rilascio del codice Stp, un libretto sanitario che permette ai clandestini di usufruire dell'assistenza medica senza correre il pericolo di essere denunciati. L'avvocato Losciale si è soffermato sulla nuova legge sull'immigrazione (189 del 2002) che prevede una sorta di contratto di soggiorno, con una disoccupazione di sei mesi prevista per l'immigrato. Mentre la dottoressa Bruno ha evidenziato i modi di accesso al servizio sanitario nazionale, suggerendo di dedicare più tempo agli immigrati per far capire loro l'importanza del libretto sanitario che ad esempio permette anche l'accesso al pronto soccorso.

di Alessandro Ricupero
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 06-04-2003 - Categoria: Cronaca

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Nell'articolo alcuni spunti sono ripresi da un articolo di Carlo Giorgi........................
LA SANITA' PARALLELA
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La nuova legge sull'immigrazione (la 198 del 30 Luglio 2002 chiamata "Bossi-Fini" dal nome dei due ministri astensori) nello stabilire gli obblighi lavorativi del straniero ospiti in Italia,taglia l'articolo 5 dell'art.27,della precedente legge sull'immigrazione (la cosidetta "Turco Napolitano" al riguardante le "disposizioni in materia di alloggio e assistenza sociale"Il comma consentiva alle regioni di concedere "contributi a provincie,consorzi di comuni,o enti morali pubblici o privati,per opere di risanamento igienico-sanitario di alloggi di loro proprietà o di cui abbiano la disponibilità legale per almeno 15 anni,da destinare ad abitazioni di stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno".Nella "Bossi-Fini",inoltre scompare anche il comma 1 dell'articolo 27,che regolava la gestione dei centri di accoglienza. Cosi d'ora in avanti non è piu' previsto che il Sindaco,neppure in casi di emergenza, disponga "l'alloggiamento nei centri di accoglienza di stranieri non in regola".E non si prevede piu' le che Regioni e le Amministrazioni locali predispongano "centri di accoglienza destinati ad ospitare stranieri regolarmente soggiornanti per motivi diversi dal turismo che siano temporaneamente impossibilitati a provvedere autonomamente alle proprie esigenze alloggiative e di sussistenza":Ad aggravare la situazione ci ha penato la recente sanatoria.Dunque questa la situazione a livello generale. A Pachino la situazione degli immigrati è sotto gli occhi di tutti. I Medici senza Frontiere che appunto dovrebbero operare oltre le frontiere ce li troviamo ad operare all'interno del territorio Siciliano.Pertanto, altro che integrazione : si stà realizzando un nuovo sistema parallelo di Sanità per derelitti ed immigrati del mondo(arabi ma non solo).Insomma ai nuovi Medici che garantiranno il servizio (con quali fondi?)oltre a svolgere l' assistenza agli immigrati saranno i nuovi centri "CONFIDENZIALI" di Polizia e Carabinieri.