L’agricoltura del futuro

L’agricoltura del futuro PACHINO - Agricoltura ed innovazione. È questo il mix presentato ieri nei locali dell'Istituto professionale di Stato per l'agricoltura e l'alberghiero. Il dirigente scolastico Salvatore Cosentino unitamente al prof. Sebastiano Cicciarella, ad un dirigente dell'Esa (Ente sviluppo agricolo) e ad una rappresentanza imprenditoriale cittadina ha presentato un progetto finanziato dalla Comunità europea e dalla Regione Sicilia denominato «Laboratorio agricolo». L'Istituto superiore pachinese in collaborazione con il Cnr (Centro Nazionale Ricerche) e con la Facoltà di Agraria dell'Università di Catania gestirà un impianto serricolo ipertecnologico e computerizzato finalizzato a sperimentare nuove soluzioni e coltivazioni nel mondo dell'agricoltura.
Limpianto sarà diviso in tre campate e nella prima campata saranno effettuate delle sperimentazioni relative alle scelte della varietà degli ortaggi, varietà che poi saranno proposte alle aziende agricole locali.
«Da anni, -ha affermato il docente Cicciarella che ha seguito l'iter del progetto culminato con la delibera Cipe- affermiamo che la varietà del ciliegino è superata e siamo in forte ritardo nella sperimentazione e nella scelta di nuove varietà da immettere sul mercato. La conseguenza è che ci troviamo di fronte ad una varietà, quella del pomodorino di Pachino, ormai inflazionata sul mercato e prodotta ovunque, dalla Sicilia occidentale a Latina ai paesi del Magreb».

Secondo le previsioni la serra di sperimentazione che sarà montata dalla Promec, un'azienda locale leader nel settore dell'impiantistica, oltre a nuove varietà proporrà delle sperimentazioni innovative finalizzate anche all'abbattimento dei costi di produzione e a delle coltivazioni che prevedono il totale abbattimento dell'azione inquinante dei pesticidi in agricoltura. La sperimentazione prevede infatti una coltivazione fuori suolo in fitocelloli. Il preside Salvatore Cosentino inoltre ha sottolineato la possibilità di nuove opportunità di lavoro poiché fornire agli studenti nuove soluzioni di coltivazione significa immettere nelle aziende che si formeranno tra qualche anno e che saranno guidate dagli odierni studenti, nuove possibilità di lavoro e di guadagno. «La scuola dunque, -ha affermato il dirigente scolastico- diventa sempre più punto di riferimento per l'intero territorio, ed in grado di formare professionalità che possono essere spese nelle aziende in loco e che saranno in condizione di avviare imprese agricole leader nel settore».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-01-2008 - Categoria: Cronaca

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