L'acqua pagata a peso d'oro

L'acqua pagata a peso d'oro Contrada Granelli - Acqua a peso d'oro, malcontenti, bollette eccessivamente esose, esposti ed interrogazioni pronte a partire. Assomiglia sempre più ad un pasticcio la vicenda dell'acqua in contrada Granelli. Quest'estate un buon numero di abitazioni estive, circa 200, nella maggior parte dei casi seconde abitazioni, sono state raggiunte dalla rete idrica fatta costruire da un consorzio che ha curato, dopo un duro braccio di ferro con l'amministrazione Campisi, la posa in opera della rete e la stipula di una convenzione con il comune di Ispica per la cessione dell'acqua del vicino acquedotto che serve la città amministrata dal sindaco Piero Rustico. Dopo l'inaugurazione in pompa magna con tanto di deputazione pronta ad aprire il rubinetto, ed i festeggiamenti dei residenti finalmente affrancati dalla schiavitù dell'acquisto di acqua trasportata con le autobotti, sono arrivate le dolenti note, ossia le prime bollette. E fu così che l'acqua diventò salata, e non già al sapore quanto alla tasca. Nella maggior parte dei casi, ciascun utente ha superato di gran lunga la soglia dei consumi minimi di 115 metri cubi di acqua calcolati al costo di un euro al metro cubo.

È stato così che le bollette sono lievitate a dismisura, poiché il consorzio Granelli che gestisce l'approvvigionamento, per i consumi eccedenti ha applicato una tariffa pari a 4 euro a metro cubo. Le bollette spiccate dunque sarebbero parecchio esose, con cifre che si aggirano anche intorno a 2 mila e 500 euro. In tanti hanno fatto notare come nel servizio idrico non sia possibile lucrare sull'acqua per cui il gestore deve limitarsi a far pagare il servizio in proporzione al consumo. Ciò renderebbe illegittimo un aumento da un euro a quattro euro per le eccedenze della soglia minima. Nessun utente avrebbe poi firmato alcun contratto di fornitura che prevede simili cifre da capogiro, e le fatture, originariamente quadrimestrali con soglie di consumo minimo più alte d'estate rispetto a quelle invernali, sarebbero state emesse in un'unica soluzione dall'avvio del servizio ad oggi. Nonostante la maggior parte degli utenti abbia poi salutato positivamente l'arrivo dell'acqua nella contrada, in tanti avanzano dubbi sui controlli sanitari dell'acqua, e delle interrogazioni sarebbero già pronte a partire per chiedere al sindaco di Pachino, quali siano stati i controlli ad oggi effettuati sull'acqua erogata e che tipo di calmiere possa applicare il comune sul consorzio che gestisce il servizio.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-04-2010 - Categoria: Cronaca

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