Ancora colpi di fioretto tra il Comune di Pachino e quello di Portopalo di Capo Passero. Al centro della querelle a distanza c'è l'approvvigionamento idrico in questi giorni piuttosto carente a Pachino ed il «soccorso» che la casa municipale ha chiesto al vicino comune di Portopalo. Un aiuto che, secondo l'Ufficio tecnico è stato fatto pesare forse più del dovuto dall'amministrazione portopalese dato che sulla carta stampata più volte è stato sottolineato il positivo intervento nei confronti del comune pachinese. «Il vicesindaco di Portopalo Michele Taccone forse manca di completa conoscenza del problema acqua, -hanno affermato componenti dell'Ufficio tecnico- anche perché con atti alla mano difficilmente equivocabili». Il riferimento è alla convenzione in passato vigente tra i due comuni ed al fatto che Portopalo ha usufruito della condotta pachinese senza però compartecipare alle spese di gestione e manutenzione. «Appare inoltre inopportuno da parte di Taccone, -hanno continuato dall'Ufficio tecnico comunale - sottolineare che le dichiarazioni sul rapporto tra Pachino e Portopalo per l'acqua arrivassero da ambienti burocratici e non da ambienti politici.

Ebbene, Pachino è senza amministrazione, per cui dobbiamo difenderci da soli, e chi meglio del responsabile del settore con ben ventotto anni di anzianità, può sottolineare alcune cose, conoscendo il problema». I responsabili dei servizi tecnologici pachinesi hanno poi continuato: «Invitiamo il vicesindaco Taccone a far vedere qualche cosa di nuovo e di vera collaborazione, appunto iniziando dall'acqua, perché non si può pensare che l'acqua scende dal cielo come la manna. L'acqua purtroppo scorre nei tubi e non capiamo perché se manca a Pachino non debba mancare a Portopalo. Forse i pachinesi sono figli di un Dio minore? L'acqua vostra non arriva nelle case dei portopalesi perché ci sono dei problemi che vi ostinate a non vedere, iniziate a vederli adesso, come facciamo noi da cinquant'anni».

Salvatore Marziano