Ipotesi di sfiducia ai danni del sindaco

PACHINO - Torna nel panorama politico l'ipotesi di una mozione di sfiducia ai danni del sindaco. Ancora una volta dunque gli ambienti politici si presentano in fibrillazione. Questa volta a fare il primo passo potrebbe essere il movimento civico Rinascita. Secondo indiscrezioni i tempi sarebbero ormai maturi per porre fine alla attuale legislatura e non sarebbe opportuno che l'attuale compagine politica raggiungesse i termini di fine mandato. Il movimento Rinascita però non gradirebbe neanche un'anticipazione della tornata elettorale che troverebbe lo stesso movimento impreparato e costretto ad aggregarsi con qualche candidato che ha già pensato alla poltrona più alta di palazzo di città, per cui la proposta di sfiducia, se le indiscrezioni troveranno conferma, sarà da prospettare quando i tempi tecnici non saranno più congrui per il ritorno anticipato alle urne. Rinascita insomma vuole un anno di commissariamento in modo che la competizione elettorale possa farsi a bocce ferme. Una proposta che negli ambienti politici trova due chiavi di lettura diverse. Secondo una prima lettura un anno di pausa consentirebbe a tutti i partiti ed i movimenti di dar vita ad intese e costituire coalizioni consolidate e mature per affrontare cinque anni di governo. Una sorta di rodaggio iniziale che permetterebbe l'affiatamento di una squadra ancora tutta da costruire a destra come a sinistra con cui affrontare la campagna elettorale e governare in maniera serena. Si vorrebbe evitare dunque l'avventatezza che diede vita alla coalizione che elesse Barone sindaco senza accordi ben definiti e perfezionati.

Una seconda chiave di lettura invece ritiene che la mossa di Rinascita è volta ad evitare che l'attuale compagine politica, frutto di un asse tra An ed una parte dell'Udc, riesca a navigare fino alla fine attuando una politica strumentalmente finalizzata alla preparazione di una nuova campagna elettorale. Secondo questa teoria dunque chi amministra potrebbe avere un plus rispetto agli altri che renderebbe impari la prossima campagna elettorale. L'anno di commissariamento sarebbe infatti volto ad evitare tale pericolo e pareggiare le forze. Qualunque sia la chiave di lettura comunque è necessario che la mozione raccolga almeno 13 consensi in consiglio comunale. Un'ipotesi sulla carta possibile ma di fatto con probabilità non altissime di riuscita. Al momento il sindaco può contare con certezza sui tre consiglieri di An e tre dell'Udc che caso vuole siano tutti e sei firmatari della mozione di sfiducia di qualche mese fa che poi non venne presentata. Intanto ieri gli uomini di Rinascita pare siano tornati a chiedere una giunta tecnica.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 24-02-2005 - Categoria: Politica

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