Iolanda Grech inghiottita nel nulla

PACHINO - Da ieri a Pachino non si parla d'altro. Il caso della signora Iolanda Grech ha lasciato frastornate tante persone: amici, parenti, semplici conoscenti. L'impressione generale è stata costante: sorpresa, costernazione, incredulità ma anche speranza di rivedere presto Iolanda, di nuovo pronta a promuovere le iniziative dell'Avis o insieme alle colleghe della Fidapa di Pachino. Chi conosce la signora Grech sa che l'impegno nel volontariato è stato il leit-motiv del suo tempo libero, quando gli impegni familiari e lavorativi glielo hanno consentito. Nei giorni scorsi l'Avis, proprio attraverso il suo presidente, ha firmato insieme ai responsabili di altre ventitré associazioni di volontariato operanti a Pachino un appello indirizzato agli organi regionali per sollecitare il nuovo finanziamento del registro per i tumori nella provincia di Siracusa. Il 16 dicembre dell'anno scorso la signora Grech è stata riconfermata alla guida dell'Avis, una scelta voluta da tutti i soci della sede pachinese di quest'associazione che ebbe tra i fondatori Mauro Adamo, l'ex sindaco scomparso nell'aprile del 2001. E lei è stata tra le promotrici dell'intitolazione dell'Avis di Pachino ad Adamo.

"Non credo di esagerare a definire Iolanda Grech una delle colonne del volontariato locale, ci dice un signore contattato telefonicamente e che ci chiede di non essere menzionato. "A Pachino fortunatamente sono operative numerose realtà del volontariato locale - aggiunge - e se Gullotta è il simbolo dell'Apac, la Basile della Fidapa e Cimino del Teatro Giovane allora la Grech è quello dell'Avis. Lo avete scritto ieri e ho subito condiviso questo. Mi auguro che non sia successo l'irreparabile. Sarebbe una perdita non indifferente per l'intero tessuto sociale di Pachino". Parole queste che confermano quanto più volte detto e scritto su Iolanda Grech, descritta anche come mamma e figlia (per come si prende cura dell'anziana madre) di grandi qualità. A Pachino la famiglia Belfiore è molto conosciuta. Il capofamiglia, Enzo (o Nzulo come viene simpaticamente chiamato da tutti i suoi amici) è sempre stato molto attivo in campo sportivo, calcistico in particolare. Prima del boom dell'anno scorso del nuovo Pachino di Cristauro e Bartolo, è stato tra i pochissimi a tenere in vita una squadra di calcio, tra mille difficoltà ed amarezze, corredo costante per chi vuole promuovere lo sport da queste parti e non solo. Ora è dirigente di punta del nuovo corso del Pachino, impegnato nel progetto di risalita nei campionati dilettantistici.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 17-09-2003 - Categoria: Cronaca

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