Inverdurata, la strada stretta ha creato difficoltà ai disabili

PACHINO - Grande successo ha riscosso nei giorni scorsi "l'inverdurata", manifestazione alla quale hanno partecipato diverse decine di concorrenti che si sono cimentati nella realizzazione di figure e disegni attraverso l'utilizzo di ortaggi e frutti. La manifestazione sta ormai diventando una vera e propria attrattiva turistica locale. Annualmente visitata da centinaia di persone, l'evento, organizzato dall'associazione pachinese anticrimine, si avvia a divenire, così, un "prodotto" culturale locale che allo stesso tempo cerca di pubblicizzare, in maniera originale e creativa, i prodotti ortofrutticoli nostrani da anni ai vertici delle preferenze nei mercati internazionali di settore. I lavori, realizzati dai partecipanti interamente in loco nella notte tra il 26 e 27 Aprile scorsi, sono così rimasti esposti per circa una settimana sulla via "Roma", stradina adiacente alla zona di piazza "Vittorio Emanuele II", nel centro storico della città. Durante i cinque giorni della manifestazione però molti visitatori hanno trovato difficoltà a visitare ed osservare i manufatti a causa della ristrettezza della strada e delle banchine adiacenti al manto stradale. "Io e mio marito abbiamo trovato difficoltà nel visitare le opere esposte - afferma una mamma recatasi in via Roma con il passeggino- la strada troppo stretta e le banchine non transitabili ci hanno costretto a sollevare di peso il passeggino.

Mi chiedo quindi come sia possibile per un diversabile in carrozzina venire a guardare le opere realizzate". Una precisazione comunque è d'obbligo, nessuna colpa infatti può essere ascritta agli organizzatori della manifestazione ai quali al contrario va il plauso della cittadinanza per la realizzazione di un evento culturale di livello e duraturo nel tempo. Una serie di problemi logistici, legati principalmente alla ricerca di una via in lieve pendenza, ha costretto i responsabili della manifestazione ad una scelta obbligata. L'unica alternativa alla via Roma poteva essere rappresentata dalla parallela via Torino, ma essendo di uguale dimensione il problema non sarebbe stato risolto. Paradossalmente invece, all'Apac va un altro merito e cioè quello di richiamare l'attenzione su una problematica che in ogni caso non riguarda soltanto la comunità cittadina locale ma che è di respiro nazionale: l'abbattimento cioè delle barriere architettoniche, per permettere ai diversabili di accedere facilmente alle strutture della città. "Da anni le amministrazioni susseguitesi a Pachino hanno ignorato il problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche - afferma Emanuele Rotta assessore ai servizi sociali - personalmente sto cercando di avviare un piano strutturato per l'abbattimento di tali barriere a partire dalla zona del centro storico". Il primo premio assegnato dalla giuria è andato, così, al manufatto intitolato "Sviluppo Sicilia" mentre il secondo è stato aggiudicato all'opera dal titolo "Il sole della speranza". Verrebbe quindi da dire che lo sviluppo della Sicilia, e non solo, passa attraverso la speranza che i primi ad essere attenzionati dalle varie comunità siano proprio le persone meno fortunate, come i diversabili, che hanno comunque il diritto di vivere una vita normale.

SALVATORE MONCADA
Fonte: LaSicilia.it il 05-05-2005 - Categoria: Cronaca

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