Individuati i sette assessori

PACHINO - Si fa sempre più intricata la politica pachinese. Per ieri era previsto l'epilogo e il rinnovo della giunta comunale.
Mercoledì sera un vertice con i consiglieri ed i segretari di partito aveva dato l'assenso di massima al cambio di amministrazione. Ma lo scenario si era fatto difficile nell'indicazione dei nomi che dovevano ricoprire la carica di assessore. In particolare i problemi si sono registrati all'interno dell'Udc. Dei sei consiglieri comunali iscritti al gruppo centrista due (Francavilla ed Orlando) ricoprono la vicepresidenza ed esprimono la presidenza dell'Ato rifiuti, mentre i quattro rimanenti non riescono a trovare l'equilibrio avendo a disposizione "solo" tre assessorati. Facile ipotizzare che chi resterà fuori abbandonerà il partito. La situazione di disaccordo sarebbe tale che il patron dell'Udc Pippo Gianni avrebbe richiesto altre 24 ore di tempo per sedare gli animi più rivoltosi. Ma le forze politiche della Cdl non hanno alcuna intenzione di attendere ulteriormente ed hanno dato al primo cittadino un ultimatum che scadeva proprio ieri sera.
Sull'altro fronte ci sono ancora gli assessori in carica e le rispettive forze politiche. Solo nella giornata di ieri Barone avrebbe comunicato loro l'imminente cambio di coalizione chiedendo di rimettere nelle sue mani il mandato amministrativo.
Sia la Giardina che Lucchesi (per gli altri due di Fi il problema non sussiste dato che saranno riconfermati anche nella nuova giunta) hanno però preso tempo dovendosi consultare con i rispettivi partiti ed anche con Rinascita, la lista civica che aveva abbandonato la coalizione dando al primo cittadino il mandato di trovare nuovi appoggia all'amministrazione e non di stravolgerla. La risposta definitiva circa le loro dimissioni gli assessori dovrebbero darla entro oggi. 21.

Nel caso in cui Lucchesi e Giardina non si dimettessero spontaneamente il sindaco pare abbia dato garanzia alla Casa delle libertà che avrebbe proceduto ad un azzeramento della giunta municipale. Per fare ciò sempre ieri sera era stato convocato il segretario comunale per procedere alla revoca ed alle eventuali nuove nomine. Insomma una storia che si conferma molto intricata in cui è difficile fare chiarezza e ci si chiede perché il sindaco ha dato il benservito agli assessori uscenti solo poche ore prima? E perché costoro, sapendo come andavano le trattative politiche hanno continuato senza battere ciglio fino alla fine senza chiedere alcuna spiegazione? Che centra Rinascita di Pachino, ormai uscita di scena, nella decisione dei due amministratori se dimettersi o attendere che il sindaco revochi loro il mandato? Nel caso di revoca poi, quanto fondate sono le voci che vogliono i due amministratori come ricorrenti al Tribunale amministrativo regionale sulla scia di Giliberto? Come si vede sono tanti gli interrogativi aperti ai quali solo nei prossimi giorni si potrà rispondere. Una cosa è certa, la limpidezza e la trasparenza non abitano a Pachino.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-10-2004 - Categoria: Politica

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