È inammissibile che i Tribunali Amministrativi possano annullare la volontà autonomista di intere popolazioni

È inammissibile che i Tribunali Amministrativi possano annullare la volontà autonomista di intere popolazioni È inammissibile che un Ente dello Stato quale la Magistratura con i suoi Tar debba puntualmente annullare quello che un altro Ente dello Stato quale il Parlamento Regionale ha deliberato con i suoi legislatori. Nella nostra Provincia attualmente abbiamo in corso diverse richieste di revisione territoriale di popolazioni che singolarmente reclamano a gran voce uno stato di disagio nei confronti di Comuni in cui ricade la proprietà territoriale ed a cui rimproverano quello stato di abbandono e quella assoluta mancanza di servizi che amministrazioni lontane 20/30 chilometri non possono dare. L’autonomia richiesta da Belvedere e Cassibile al Comune di Siracusa; le variazioni territoriali richieste dai Comuni di Palazzolo Acreide – Canicattini e Pachino nei confronti di Noto ed a sua volta dal Comune di Portopalo di C.P. nei confronti di Pachino sono tutte legittime richieste di popolazioni che vedono in tali richieste di autonomia l’unica possibilità di sviluppo del territorio. Non si può accettare che grossi studi legali riescano a sostituirsi e ad annullare la volontà di popolazioni a cui non viene data neanche la possibilità di esprimersi in un referendum. Il Comune di Palazzolo all’interno del quale entra il territorio di Noto lontano 30 chilometri, da almeno 35 anni cavalca la pratica della revisione territoriale senza riuscire ad annettere neanche un ettaro di territorio che richiede. Altrettanto il Comune di Pachino che reclama diverse contrade in territorio di Noto abitate da Pachinesi ed infine il Comune di Portopalo che ha richiesto al Comune di Pachino del territorio per allargare i suoi piccoli confini.

Tutte richieste legittime che un rappresentante del Governo quale è il Prefetto dovrebbe quanto meno ascoltare invece che lasciare ai ricorsi legali la risoluzione di problematiche che scontentano le popolazioni a favore del Comune di Noto a cui tutti i comuni viciniori addebitano i disservizi esistenti nel suo stesso territorio ma lontani dal centro storico Netino dove sono concentrati tutti gli sforzi dell’amministrazione di Noto. Il prefetto si dovrebbe far carico di indire un tavolo tecnico con i rappresentanti delegati di ogni comune interessato alla variazione territoriale dove accontentare con azioni sensate tutte le parti, anche il Comune di Noto che dovrebbe prendere atto di non poter dare servizi in diverse direzioni ed in territori tutti lontani decine di chilometri. Ed invece saremo costretti probabilmente a prendere atto dello strapotere economico del Comune di Noto che usurpando territori che non possono ancora appartargli nel 21° secolo continuerà a dire nei tribunali che tutti le richieste di questi Comuni confinanti sono illegittime poiché nulla è vero di quanto loro affermano e che invece tutti i territori contesi sono abitati da gente di Noto e che in quei territori tutto funziona a meraviglia. Scusate lo sfogo che non vuole sicuramente rappresentare un voler abbandonare la partita, (tutt’altro) ma vuole essere un ulteriore grido d’allarme verso la più alta carica rappresentante lo Stato nella nostra provincia che ha già comunicato il suo disinteresse sia per questa questione che per indire tavoli tecnici da noi richiesti per eventuali convenzioni fra il nostro Comune ed il Comune di Noto per parlare di problemi immediati nell’avvento della nuova stagione estiva.

Pasquale Aliffi
Presidente di Autonomia Pachinese
Fonte: LibertaSicilia.com il 27-12-2007 - Categoria: Politica

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A Passo d'oca

Caro Pasquale, con tutto il rispetto, credo che la Prefettura con la questione territoriale non centri proprio nulla...E hanno ragione in prefettura a respingere,sempre garbatamente, ogni possibile proposta di mediazione su una questione che riguarda diatribe territoriali degli enti locali...
Se volete coinvolgere la Prefettura dovete fare che ne sò un blocco stradale..una protesta di massa, una panacea di slogan , un fritto misto di tensioni atte a destabilizzare il quadro democratico....
Ma credo che non ci sono le premesse, concesse e punte e messe pecchè questa apodittica quisqugliosa prospettiva si verifichi...


Come sappiamo nel caso specifico c'è la legge n° 30 detta anche Ortisi...
Il referente specifico è in primis l'assessorato regionale agli enti locali. In subordine la provincia regionale di Siracusa e gli atti di indirizzo della pianificazione urbanistica provinciale che, dopo otto anni di presidenza Marziano, è ancora all'acqua di rosa...senza colomba...
Detta pianificazione provinciale avrebbe il potere di riorganizzare i confini amministrativi e territoriali in base a motivazioni di natura espressamente urbanistica...( che è la questione principe ed essenziale per portare avanti la richiesta di cessione del territorio...)
Non voglio entrare su questioni che attengono alle vicende che riguardano Palazzolo, poichè le situazioni territoriali sono diverse e nella fattispecie si tratta di territori scarsamente urbanizzati.

Cosa diversa è invece la questione che riguarda Portopalo che nel contesto urbanistico locale e particolare potrebbe portare avanti le stesse istanze e motivazioni che riguardano le aree a ridosso di Marzamemi nei confronti di Noto...
A scalare...con patto senza contropatto fatto con persone che sappiano mantenere la parola e non con politici da quattro soldi...
Merce rara in queste contrade della valle degli orti..
La questione dunque è di natura squisistamente politica e il signor Marziano ( su questo potete stare più che tranquilli, che tanto ha fatto per realizzare il lungomare di Spinazza: non muoverà mai un dito affinchè ci sia un ristoro urbanistico adeguato alla pianificazione locale e alla sistemazione razionale dei sistemi urbani consolidatosi per effetto, in massima parte. dai massicci interventi abusivi realizzati a ridosso di Marzamemi.

Ora, bisogna prendere atto che c'è un impedimento apicale alla base di qualsiasi iniziativa atta a risolvere positivamente la questione...
E il problema è Marziano. Come Presidente della Provincia e come politico netino che non permetterà mai che il suo comune venga rimaneggiato anche di un solo mq.
Il suo cavallo di Troia ,da voi avvallato ,cari amici è la realizzazione del lungomare di Spinazza...
Bella opera non c'è che dire....Ma di fatto la provincia si è impegnata con fondi che non potevano essere destinati, come loro stessi hanno dichiarato, alla realizzazione di lungomari...
La stessa cosa a scala regionale vale per i vari Onorevoli degli altri partiti..In primis l'Onorevole Gennuso che bene si guarda a supportare le richieste leggittime di una comunità costretta a dare servizi a rete senza ricevere nulla in cambio...
Per ciò che riguarda il TAR è altresi pacifico che quando le delibere non vengono fatte in conformità alla legislazione vigente lo stesso non può fare altro che rigettarle...Ma è chiaro che anche in quel contesto, al di là della perfezione giuridica degli atti, c'è un problema di natura politica che riguarda la scelta e i meccanismi di formazione delle commissioni che presiedono il TAR.


Passo e chiudo...

Saluti al souflè, Spiros

Saluti