In ricordo dei 17 extracomunitari

Con una significativa e partecipata cerimonia svoltasi sulla spiaggia delle terza strada di San Lorenzo, le realtà associative di Pachino hanno voluto ricordare le 17 vittime restituite dal mare quasi un mese fa dopo un tragico sbarco di clandestini a pochi metri dalla battigia e morti tra le onde del mare in tempesta. Le vittime sono state ricordate con un momento di raccoglimento ed una preghiera interreligiosa cattolica, valdese e musulmana. Insieme alle quasi cinquecento persone che hanno preso parte al momento di raccoglimento ed al lancio di una corona di fiori tra le onde del mare che hanno inghiottito i corpi degli immigrati, a ricordare i tragici fatti c'era anche il sindaco di Noto Corrado Valvo, il vicepresidente della commissione nazionale antimafia Giuseppe Lumia ed il deputato regionale Roberto De Benedictis. “Attenzione a non cadere in facili criminalizzazioni”, è stato questo il monito rivolto ai presenti dal primo cittadino netino riferendosi alle centinaia di immigrati che quasi giornalmente arrivano sulle coste siciliane. “E' necessaria tanta solidarietà ed attenzione circa le modalità di inserimento, -ha affermato Valvo- è necessario severità per chi sbaglia ma nello stesso tempo garantire chi vuole lavorare. Deve essere questo il monito per il futuro anche in vista dell'apertura delle frontiere nel 2010 e di una società sempre più multietnica”.

Si all'immigrazione, no alle organizzazioni criminali che sfruttano il fenomeno, è stato invece l'appello del vicepresidente della commissione nazionale antimafia Lumia, mentre De Benedictis ha affermato come chi parte per arrivare sulle nostre coste non sempre è il peggiore ed ai margini della società negli stati di appartenenza, e spesso i loro risparmi di una vita vanno ad ingrossare i loschi traffici dei trafficanti di uomini”. Poi il momento di preghiera vero e proprio con un passo di Isaia letto dal pastore valdese, dei versetti del Corano intonati dall'imam pachinese e la lettura della parabola del Samaritano che ebbe pietà di un uomo assalito dai briganti letta da Padre Paolo della parrocchia di San Corrado. “Prioritario rispetto a tutto, -ha affermato il sacerdote- è avere attenzione per il bisogno di queste persone e non la provenienza o il fatto che sono immigrati”. Alla fine i rappresentanti delle associazioni Caritas, Scout, ed Anopas hanno simbolicamente gettato in mare una corona di fiori, mentre ognuno dei partecipanti ha fatto altrettanto lanciando un garofano dagli scogli e rivolgendo una preghiera alle vittime.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2007 - Categoria: Cronaca

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