In Giunta... la telefonia

PACHINO - Vertice amministrativo ieri sera sulla regolamentazione delle antenne. Nei giorni scorsi il comitato cittadino contrario all'istallazione dei ripetitori aveva sollecitato la giunta municipale a varare un regolamento che ne disciplinasse l'istallazione. La giunta municipale procede con molta cautela.
L'adozione di tale strumento infatti avrebbe come presupposto la tutela del diritto alla salute. Il Tar del Lazio però in più occasioni con le sentenze 7015, 7020, 7022, 7023, 7024, 7025 e 7026 del 2001 ha annullato le delibere di giunta regionale e comunale che disciplinavano l'istallazione delle antenne con la seguente motivazione: "Il Tar adito, dopo aver compiuto una dettagliata ricognizione del panorama normativo di riferimento, usando quali referenti ermeneutici gli artt. 3 e 32 della Costituzione, ha affermato che la disciplina dell'installazione delle stazioni radio base per telefonia mobile sotto il profilo della tutela sanitaria delle popolazioni dalle emissioni elettromagnetiche deve ritenersi preclusa all'autorità regionale ed a quella comunale in quanto queste difettano di competenza nelle materie". Alle Regioni ed ai Comuni, quindi, sempre secondo il Tar adito, spetterebbero dei compiti di carattere attuativo, esecutivo, di controllo e di vigilanza, senza possibilità alcuna di derogare a tali competenze, anche nel caso in cui lo Stato non abbia ancora provveduto a disciplinare la materia delle emissioni elettromagnetiche, dato che la materia sanitaria è di competenza nazionale e non sono previsti meccanismi di tutela sul territorio al di fuori di quelli dello Stato.

Il Tar piemontese inoltre con 2 analoghe sentenze del 28 gennaio 2004, 76 e 78 ha stabilito che i comuni non possono circoscrivere l'installazione delle stazioni radio base in zone delimitate del territorio comunale. Secondo il tribunale amministrativo inoltre le disposizioni del decreto Gasparri che facilitavano l'istallazione dei ripetitori sono state riproposte ed adottate dal Dlgs 259/2003 ("Codice delle comunicazioni elettroniche") e la disciplina dettata dal decreto Gasparri non è stata censurata nel merito dalla Corte Costituzionale che si era pronunciata sull'illegittimità costituzionale. Infine l'Anci prevede dei tavoli di concertazione con gli operatori. Intanto il presidente del comitato Gioacchino La Corte prosegue nella sua azione volta a costituire un ampio movimento che vada oltre i limitati confini cittadini ed ha indetto per domenica mattina in via Libertà 27 alle 10,30 una riunione propedeutica alla costituzione di un coordinamento provinciale.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2004 - Categoria: Cronaca

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