PORTOPALO - Non si è spenta l'eco delle polemiche per l'utilizzo del cine-teatro «Gozzo» di Portopalo. Alcuni componenti del cinecircolo socio-culturale «Don Bosco» difendono l'operato dell'associazione e soprattutto le scelte del parroco, Calogero Palacino, dopo gli attacchi dei giorni scorsi da parte dell'assessore comunale alla cultura. Gianni Quattrocchi, del direttivo del cinecircolo, sottolinea l'assoluta gratuità delle serate svolte al cinema Gozzo. «Da tempo promuoviamo iniziative dirette a giovani ed anziani con puro spirito ricreativo e senza alcun fine di lucro - afferma Quattrocchi - e soprattutto va detto che il parroco non ha chiuso le porte a nessuno, meno che mai all'amministrazione comunale visto che anche il comodato d'uso prevede l'utilizzo da parte del Comune in qualsiasi momento. Non capisco quindi le dichiarazioni del dottor Candiano che mi sorprendono non poco conoscendo l'assessore come persona equilibrata ed intelligente».

Il parroco in un primo momento ha preferito non commentare lasciando che siano i componenti del cinecircolo «Don Bosco» a difenderlo. Poi invece ha fatto riferimento alla vicenda dicendosi rammaricato per le affermazioni fatte alla stampa da parte dell'assessore. Comunque il prete ha ribadito che la struttura è aperta a tutti. Circa la questione agibilità o meno del cine-teatro invece nessuno ha detto alcunchè, scegliendo di parlare invece circa l'utilizzo della struttura. «Il cine-teatro è aperto a tutti - ha aggiunto Antonio Pasquariello, del cinecircolo - e questo è risaputo non da ieri. Basta chiedere alle scuole ad esempio». Per le prossime settimane intanto si terranno iniziative per gli anziani mentre nei week end vengono confermate le serate a base di musica latino-americana. Da più parti però c'è stato chi ha sottolineato le ragioni dell'assessore Candiano, non apprezzando che la struttura di via Tasca sia utilizzata soprattutto per serate «ricreative».