In centro nessun ripetitore

PACHINO - È stata una seduta animata e partecipata quella del Consiglio comunale informale che si è tenuta giovedì sera.
Tanta la gente «armata» di cartelloni ha voluto dire con chiarezza il proprio no all'istallazione delle antenne per la telefonia cellulare nel centro abitato. A sedere sulle poltrone della stanza dei bottoni sono stati per una volta non soltanto i politici ma anche tanta gente comune e tanti bambini che non hanno avuto alcun timore reverenziale nell'interloquire con il primo cittadino e difendere i propri diritti. Il sindaco dal canto suo ha detto con chiarezza di essere dalla parte dei cittadini che non vogliono il ripetitore accanto alle loro case, ed ha illustrato, carte alla mano, tutti gli aspetti, anche legislativi, relativi al rapporto con i funzionari della compagnia telefonica che intende montare il ripetitore di via Garibaldi, chiarendo che lo stesso diniego opposto alla Tim sarà opposto anche nei confronti della H3G che intende montare un altro ripetitore in via Torino. Ma a complicare le cose c'è la sentenza del Cga di Palermo dei mesi scorsi che ha dato ragione alla compagnia telefonica dando il via al montaggio, per cui l'accettazione da parte della Tim della scelta di un sito alternativo che sarà proposto dal sindaco probabilmente in contrada Guastella o in contrada Pianetti sembra di difficile accoglimento nonostante una disponibilità di massima espressa dai tecnici della compagnia telefonica.

Dal canto suo il comitato spontaneo per dire no alle antenne rappresentato dall'ex onorevole Gioacchino La Corte è stato chiaro, formulando una serie di proposte che potrebbero fermare le operazioni di istallazione. La Corte ha detto: «Vogliamo che il Consiglio in seduta ordinaria approvi una delibera che vieti l'istallazione di ripetitori telefonici all'interno dell'abitato; che si approvi un regolamento comunale che preveda i siti per le aree tecnologiche; che il sindaco con propria ordinanza vieti qualsiasi istallazione in attesa dell'emanazione del regolamento; che si proceda a spostare le antenne presenti fuori dall'abitato. Non è mancata poi la protesta di una signora che abita accanto a un ripetitore che ha chiesto con forza che le venga destinato un alloggio comunale dato che il marito soffre di alcune gravi patologie. Evidenziata, poi, l'opportunità di prevedere in seno al piano regolatore delle aree tecnicamente idonee che possano ospitare i ripetitori.

salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 25-09-2004 - Categoria: Cronaca

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