In caduta libera le «prime teste»

In caduta libera le «prime teste» PACHINO - Cadono le prime teste dopo i risultati delle urne relativi alle elezioni regionali. Ieri è stata ufficializzata da parte dello stesso interessato la autosospensione dalla guida della Margherita locale di Michelangelo Blandizzi.
Alla base della decisione ci sarebbe il risultato di soli 339 voti di lista riscossi dal partito di Rutelli di cui solo 233 preferenze assegnate contro i 977 voti riscossi al senato nelle scorse elezioni per le politiche, circa tre volte di più.
Le 233 preferenze della Margherita locale per altro sono apparse piuttosto frammentate con 91 preferenze riportate da Egidio Ortisi, 80 per Massimo Toppi e solo 51 voti per Salvatore Mangiafico. Il coordinatore Blandizzi nel dare conferma dell'indiscrezione circolata subito dopo le elezioni ha dichiarato: “Mi sono autosospeso poiché non è possibile che un solo elemento, e cioè il sottoscritto debba dannarsi la vita alla ricerca del consenso elettorale per il partito mentre gli altri componenti della dirigenza non si spendano a sufficienza non facendo campagna elettorale o meglio facendola solo in funzione delle elezioni comunali. È accaduto, -ha continuato Blandizzi- che i componenti del partito abbiano iniziato a fare campagna elettorale cercando il voto per loro stessi in vista delle elezioni comunali abbandonando la pubblicizzazione del partito per gli altri appuntamenti. Prova ne sia che alcune schede dichiarate nulle trovate nei seggi durante lo spoglio delle regionali sono state invalidate perché oltre ad avere sbarrato il partito della Margherita era stato data per errore la preferenza a candidati in lista per le comunali.

È un chiaro segno che si fa campagna elettorale per sé e non per il partito”. Secondo indiscrezioni comunque la rottura sarebbe avvenuta con i maggiori esponenti del partito che avrebbero mal digerito oltre che il deludente risultato elettorale anche le poche preferenze per uomini su cui si puntava molto come ad esempio il candidato Mangiafico. Il responso negativo della Margherita è stato sottolineato anche dal segretario diessino Salvatore Borgh che canta vittoria per il risultato della Ignaccolo e non ha mancato di punzecchiare la Margherita che in ambito locale non sostiene la candidatura del candidato del centrosinistra Corrado Ruscica. “Spiace constatare come una forza quale la Margherita non abbia saputo stare neppure entro il limite della sopravvivenza, -ha affermato Borgh- ed ancor di più spiace constatare quanta distanza esista tra quel partito e il territorio, e ciò alla luce della prospettiva del partito democratico del quale, probabilmente, solamente noi DS, e pochi altri amici, dovremo caricarcene l'onere e l'onore di costruirlo”. Poi Borgh, -nonostante l'ottimo risultato della Ignaccolo- ha stigmatizzato le preferenze che sono state assegnate a candidati non locali. “I voti sono stati distribuiti a candidati lontani da Pachino e dai suoi problemi, con meccanismi clientelari. Dobbiamo constatare con amarezza come Pachino sia solamente una città in vendita, dove i propri cittadini si fanno comprare per pochi centesimi, dove difficilmente si riesce a far prevalere l'interesse della città su quelli personali, non vedendo, o non volendo vedere, stupidamente, come così venga riconfermata la definizione di Pachino quale territorio di conquista”.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-06-2006 - Categoria: Politica

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