In barca con i disabili

PORTOPALO - I diversamente abili e l'integrazione sociale. Due concetti che ieri mattina si sono «sposati» a Portopalo con un'iniziativa portata avanti dal consorzio siciliano di riabilitazione e la Capitaneria di porto locale, testimoni di questo riuscito connubio i volontari di protezione civile della città. Il consorzio siciliano di riabilitazione, nell'ambito dei progetti estivi per i ragazzi diversamente abili, ha inserito una gita in barca per i membri del centro e i loro genitori. L'iniziativa ha trovato l'appoggio degli uomini della Capitaneria di porto che si sono subito mobilitati per regalare un sorriso ai tanti ragazzi che ieri mattina, intorno alle 11:00, sono arrivati al porto. Ad attendere i duecento ragazzi provenienti da Ragusa e provincia, vi erano i volontari di protezione civile e, ovviamente, i proprietari dei motopescherecci che hanno offerto le loro imbarcazioni per poter far effettuare la gita ai ragazzi. «I ragazzi sono felici di essere qui oggi - ha spiegato la dottoressa Giovanna Di Falco, direttore sanitario del consorzio siciliano di riabilitazione di Ragusa -. Noi cerchiamo sempre di adoperarci affinché i ragazzi si integrino il più possibile nella società ma, non sempre è facile». I ragazzi che sono al centro di riabilitazione sono tanti, di età diverse e con handicap più meno gravi ma, ieri mattina tutte le barriere sono state abbattute e tutti i ragazzi hanno avuto il loro momento di felicità. «I diversamente abili di cui noi ci occupiamo hanno disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, però, nonostante tutte le difficoltà se aiutati riescono a fare tutto.

Presso il centro infatti i ragazzi fanno piccoli lavori di falegnameria, decoupage, e tanti altri lavoretti realizzati da loro. Certo - continua la dottoressa - l'aiuto è indispensabile ma, la diversità oggi non deve essere vista come uno svantaggio ma, al contrario come una risorsa. Stare a contatto con questi ragazzi è una cosa meravigliosa, loro sanno regalare tanto e lo fanno in maniera incondizionata. Per renderli felici basta stargli accanto e donare loro un po' d'amore». Dopo i saluti e le presentazioni di rito i diversamente abili, accompagnati dal comandante Cascione e dal maresciallo Giuliano della Capitaneria di porto, sono saliti sulle imbarcazioni messe loro a disposizione. La "Concetto Padre", la "Di Mercurio" e il peschereccio "Nuovo fratelli Campisi", hanno ospitato i duecento diversamente abili, i loro accompagnatori e gli operatori del centro che, salpati dal porto hanno effettuato una piccola "crociera" giungendo fino all'isola di Capo Passero dove hanno potuto ammirare il castello Tafuri e la vecchia tonnara di Portopalo. Appena saliti sulle imbarcazioni gli occhi dei ragazzi si sono riempiti di gioia, la maggior parte di loro infatti non era mai salita su una barca. I proprietari delle imbarcazioni, i volontari di protezione civile e gli uomini della Capitaneria di porto si sono improvvisati ciceroni spiegando ai ragazzi il tragitto e rispondendo ad ogni loro curiosità.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 15-07-2006 - Categoria: Cronaca

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