Imposte le varietà di ciliegino

Imposte le varietà di ciliegino PACHINO - Costretti dalle aziende sementiere a produrre il «falso Pachino». Dopo le notizie sul ciliegino taroccato ma comunque «Made in Pachino» alcuni imprenditori alzano il drappo che fino ad oggi ha coperto il settore agricolo. La produzione delle varietà di pomodoro coltivate, di fatto non dipende dalle scelte di ogni singola azienda: le varietà sarebbero «imposte». Il ciliegino infatti viene solo prodotto a Pachino, ma le sementi sono il frutto di accurate ricerche di laboratorio e di selezioni. Vera patria dei semi di ciliegino è il ricco stato di Israele dove la ricerca scientifica e nel campo della selezione genetica ha raggiunto livelli avanzati. Peraltro i semi che si trovano nei pomodori non possono essere recuperati e non germogliano. Le sementi quindi nascono in laboratorio e vengono importate in Italia dai vivaisti.

Ad imporre le qualità da produrre e da commercializzare sono le multinazionali interessate non tanto a mantenere e tutelare le qualità dei prodotti pachinesi o a lavorare per esaltare la dolcezza dei prodotti o le caratteristiche tutelate dal Consorzio di qualità, ma i quantitativi delle merci e le resistenze delle piante. Il gusto è dunque un optional e non rientra nei parametri della ricerca. Per le aziende sementiere dunque non esiste un «pomodoro Pachino», ma solo una varietà, il pomodoro ciliegino, uguale sia se coltivato a Pachino o nel nordafrica. «Non abbiamo scelta -, affermano alcuni imprenditori - perché le piantine non sono sul mercato. Sono gli altri a scegliere per noi. Così si abbassa il livello qualitativo. Il mercato in queste condizioni non può fare la selezione naturale isolando il prodotto meno gustoso da quello più saporito. È la conseguenza della globalizzazione».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 13-08-2010 - Categoria: Cronaca

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