Il "teatro" della politica senza sorprese

PACHINO - Ancora una fumata nera per la politica pachinese. Il fine settimana non ha portato novità di rilievo per la soluzione della crisi che blocca l'amministrazione. Dopo il ripensamento del presidente del consiglio Nicastro circa la rinuncia alla guida del civico consesso in modo da rendere disponibile un assessorato da assegnare ad An, tutto è sembrato naufragare. L'esponente di FI infatti ha preferito non scendere dallo scranno consiliare più alto e certo per accettare la temporanea nomina a direttore generale, frutto di una determina del sindaco. Questo fatto ha rimesso tutto in discussione, e lo stesso primo cittadino è stato colto in contropiede poiché riteneva risolta la crisi. All'orizzonte non appaiono altre soluzioni, e lo stesso Barone non vede ulteriori vie di uscita. "e' ormai assodata, -ha dichiarato- la volontà della coalizione di fare rientrare An in giunta, e sicuramente un metodo possibile era il meccanismo innescato dalle dimissioni di Nicastro che avrebbe ricoperto altri incarichi. Questa soluzione però è venuta meno e si prospetta l'ipotesi di un azzeramento". Un'operazione, quella di Barone che appare più certa, dato che anche l'ulteriore proposta del coordinatore di FI Santoro volta ad offrire ad An un solo assessorato con un'importante delega corredata dalla vicesindacatura e l'indicazione del direttore generale è stata respinta. "E' un'ipotesi inaccettabile, -ha dichiarato il coordinatore di An Rotta- e non aggiunge nulla di nuovo a quanto detto precedentemente. D'intesa con il gruppo consiliare ed i vertici provinciali non possiamo che respingerla".

Ma il niet del partito di Fini mette a rischio il rientro in maggioranza di An. Pare infatti che questo sarà l'odg di una riunione della coalizione per valutare se accettare il rimpasto suggerito dal sindaco o dar vita ad una maggioranza di centro. Una soluzione quest'ultima che potrebbe avere risvolti anche gravi in ambito provinciale. Intanto arrivano le critica del diessino Borgh che parla di fallimento della Cdl pachinese dato che "le trattative le conduce un avolese, il sindaco entra nell'Udc mettendosi d'accordo con i rappresentanti provinciali ed all'insaputa di quelli locali ed i rappresentanti comunali non riescono a trovare una soluzione dopo otto mesi e più. Sconfitti sono anche, secondo il segretario Ds Borgh, la lista civica ed i dirigenti locali dei partiti che accettano le ingerenze siracusane.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-02-2004 - Categoria: Politica

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Il mondo e la politica dei D.S.di pachino si ferma al "casarotto".

Per chi non lo sapesse: il "casaruottu" è una amena località di Pachino, subito dopo l'Ospedale(si fà per dire). Prima dei lavori sulla Provinciale Pachino Noto, che sono stati realizzati fra il 1996 e il 1997, o casaruottu, vi era un dosso molto marcato sulla provinciale. Per cui, chi proveniva dalla provinciale da Noto, non si vedeva Pachino fino a quando non si superava questo dosso:e trovandosi d'impatto quasi all'ingresso della città. Superato il dosso, improvvisamente,come per incanto, si stagliava il profilo delle case di Pachino e principalmente quelle della zona del quartiere chiamato:"o Tunnu". Dove ora,mi pare, è stata installata una statua di Padre Pio. Potete dire ma questo cosa centra con la politica? ora mi spiego.

E' vero che l'attuale coalizione ha prodotto solo "fallimenti politici" nella gestione della città e che il fallimento principale consiste nel non avere saputo portare avanti il programma che questa coalizione si era data e che i ritardi accumulati sono tutti a scapito delle cose da fare che sono tante. Ma non si possono fare dichiarazioni di questo tipo da parte dell'opposizione exstraconsigliare senza avvertire un senso di estraneità a queste non appropriate e puerili affermazioni:sentiamo.... """Intanto arrivano le critiche del diessino Borgh che parla di fallimento della CdL pachinese dato che "(le trattative le conduce un avolese), il Sindaco entra nell'Udc mettendosi d'accordo con i rappresentanti provinciali ed all'insaputa di quelli locali ed i rappresentanti comunali non riescono a trovare una soluzione dopo otto mesi e più". "Sconfitti- sono anche, secondo il segretario Ds Borgh-, la lista civica ed i dirigenti locali dei partiti (che accettano le ingerenze siracusane)""""

Queste affermazioni, del dirigente diessino, si fà sempre per dire, mi ricordano tempi lontani: quando nel 1998 o 1999 i repubblicani di Frank Bartolo, nell'onda di un rigurgido campanilista locale, fecero stampare un manifesto contro Nino Preziosi dirigente comunista: che veniva attaccato politicamente e non solo perchè straniero. Infatti il manifesto si intitolava: FUORI LO STRANIERO DA PACHINO...Ora che le trattavive vengono condotte da un sottosegretario di stato di Avola la cosa non mi sembra tanto fallimentare più di tanto.Quello che è preoccupante è la inadeguatezza politica della sezione di Pachino a trovare gli argomenti giusti per intaccare politicamente la forte consistenza elettorale che la Casa della libertà gode ancora a Pachino!!!!!!!E' questi sono argomenti che non fanno crescere neanchè di un centimetro la consistenza politica della sinistra a Pachino...Ora puoi anche ricominciare ad insultare con vari nik ......se vuoi. Ma questo è il mio pensiero. Firmato......Cordiali Saluti Spiros....