Il Tar sospende decreti Sic

Il Tar sospende decreti Sic PACHINO - Vittoria giudiziaria per Pachino e per le centinaia di aziende agricole che insistono sul territorio. Il Tar di Catania giovedì scorso ha emesso un provvedimento di sospensione dei decreti regionali che istituivano le aree Sic (Siti di interesse comunitario) e Zps (Zone a protezione speciale), e che, a parere di molti, erano considerati le anticamere delle riserve naturalistiche che avrebbero di fatto impedito la coltivazione in serra ed il mantenimento o la realizzazione ex novo di infrastrutture considerate necessarie per una moderna agricoltura al passo con i tempi. I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania hanno accolto le convincenti tesi sostenute dagli avvocati Sebastiano Mallia e Pinello Gennaro volte a dimostrare l'assoluta ingiustizia a cui si andava incontro apponendo dei vincoli all'intera fascia costiera del comune di Pachino dove viene coltivata la gran parte del ciliegino Igp e dell'ortofrutta locale. Il Tar ha dunque sospeso l'efficacia dei decreti riconoscendo la fondatezza delle recriminazioni pachinesi. Le aree Sic e Zps infatti erano state individuate con un vero colpo di mano da parte dell'assessorato regionale che non aveva concordato alcuna apposizione di vincoli con il comune. L'istituzione di aree vincolate e protette nasce da una direttiva comunitaria che ha imposto di sottoporre a tutela una ampia percentuale di territorio pena forti sanzioni. La Regione, forte di alcune mappe catastali piuttosto datate e risalenti agli anni sessanta, aveva individuato delle aree vicine a specchi d'acqua ritenendole non ancora antropizzate e da mantenere così come si trovavano.

In realtà proprio nei pressi delle zone lacustri dove l'acqua salmastra si unisce al terreno argilloso e sabbioso, è fiorente una ricca agricoltura peraltro riconosciuta dalla stessa Comunità europea che ha concesso il marchio Igp al pomodoro di Pachino e che ha incentivato le culture con grossi finanziamenti che hanno spinto diversi imprenditori ad investire. L'effetto dei vincoli era balzato subito agli occhi di quanti si erano visti bloccare i finanziamenti prima approvati e successivamente non erogati e che si vedevano costretti ad una agricoltura solo ed esclusivamente di tipo tradizionale e non moderna. Nei mesi scorsi anche l'assessore regionale al territorio ed ambiente Rossana Interlandi era venuta in visita a Pachino per constatare di persona quanto stava accadendo. Tuttavia i decreti regionali apparivano difficili da revocare per effetto delle direttive comunitarie, e la Intrlandi aveva promesso solo il possibile inserimento della sericoltura tra le attività consentite nelle aree protette.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 03-02-2007 - Categoria: Ambiente

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LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO


Siamo d'accordo sul fatto che i Tar ha sospeso i decreti delle aree sic .
Una verifica necessaria dei perimetri proposti si rendeva necessaria: e tanto si è ottento.

Tuttavia è bene sapere che al di là di una nuova perimetrazione delle aree Sic che le stesse non sono procastinabili e dunque nei fatti esistenti anche per effetto dellla spspesnsione del Tar, quello che emerge da tutta questa situazione è la mancanza di chiarezza di fondo nella discussione che sono in campo.

Dove nell'insieme significante emerge l'assenza del Piano Regolatore della città.

Fatto molto importante ai fini dialettico politici che per effetto dello scavalco dato dal commissario ad acta espropria di fatto l'intera comunità dalla partecipazione democratica.

Occorre riappropriarsi del termine "progetto". Cioè di quella qualità che viene a mancare nella vita politica locale.

Occorre riappropriarsi come classe politica del concetto alto di pianificazione del territorio e politica territoriale che diventa la base della nuova progettualità futura.

Occorre fare un grosso salto qualitativo nel tentativo di creare una discussione sull'intero territorio comunale e su quali strategie puntare a livello progettuale su quello che dovrà essere lo sviluppo complessivo del promontorio.

Io credo che la base di questa nuova dimensione politica possa essere concordata nell'inquadramento a scala vasta che vede nell'ambito provinciale una ridistribuzione di funzioni e servizi in grado di calibrare uno sviluppo che tragga vantaggio nel dispiegarsi di una struttura di collegamento qual'è l'autostrada.

Che modificherà, e di molto, l'assetto complessivo della viabilità sul territorio calibrandone la permeabilità nella creazione di nuove linee di traffico che modificheranno profondamente l'assetto complessivo.

Lo svincolo di Rosolini contribuirà in maniera rilevante ad essere fronte de fonte di numerosi transiti diretti che avranno l'effetto di migliorare lo stato complessivo delle zone turistiche.

La connessione con la zona sud della provincia di ragusa rimane nei fatti riproposta in una dimensione di nuova area capace di attrarre nuove forme di circolazione.

L'inquadramento provinciale rimane tuttavia atto a definire un assetto diverso della configurazione agraria. In questo senso significativo è l'ipg per la produzione di Olio di cui la zona rimane una delle più qualificate.

Ad esse si intrecciano tutta la maglia interna che collegava anticamente le aree agrarie. Significative sul fronte centrale erano le vie di collegamento interne che mettevano in comiunicazione la zona di Vendicari con la città di Imacara con la zona di Castellazzo Porto Ulisse e l'omonima città ritrovata dal Paolo Orsi.

Nella zona di Imacara sono state ritrovate delle chiese. Mentre nella zona di portoulisse ci si riconnette agli antichi casamenti di Gerbi e guardando verso Nord Ovest l'antico feudo di San Basilio con la sue strutture architettoniche bene delineate.

Oltre all'arco in pietra di Noto in un portale impegnativo ma molto classico che infroduce ad una corte dove viè posto una cisTerna. Il fondo acciotolato con righe fatte di ciotoli scuri.

Una scala che introduce al primo piano poi un muro di fondo con due corridoi laterali che introducono algli antichi ovili. Muri a secco e muri intonacati. Muri a sacco per la costruzione di quegli antichi casamenti.

Il territorio è interessato, come sappiamo, da un discreto numero di Casamenti agricoli

Derivano dal passato storico del nostro territorio che era configurato in un insieme sistematico di casali arabi, poi feudi, e poi masserie.

L'elencazione dei suddetti luoghi fisici agrari per effetto di una riconsiderazione globale della cultura locale, fanno il passo avanti di volere valorizzare nel loro insieme tutte le zone agrarie che orbitano nell'ambito delle strade del vino siciliane e di cui Pachino ha l'associazione promotrice.

Un progetto complesso, ma semplice nello stesso tempo.
L'appropriazione del valore del dare alle zone interne per la loro rinascita in termini culturali: come contenitori di una cultura del vino e dell'olio che deve trovare in luogo i sui caratteri storici per valorizzare il prodotto e il luogo.

Occorre per questo sistematicamente delineare dei oercorsi tematici e descrivere le varie aziende che si incontrano nei vari percorsi.

Occorre una grande opera di sensibilizzazione sulla sensualità unica di passare una giornata all'interno di una di queste masserie siciliane della zona del promontroio.

Prendete, per esempio, Maucini. Un Luogo sacro per la nostra storia locale. Eppure giace abbandonato e sottoutilizzato a fini pastorali. Non si mette in dubbio che tale utilizzo è la prova provata della scarsa valenza che viene attribuito a questo patrimonio fisico che andrebbe utilizzato sfruttandone i volumi e i luoghi come momenti di sviluppo reale del nostro terrritorio.

Vedere funzionante case dei Maucini e i suoi spazi per potere ospitare, musealizzare, fare laboratori, sperimentare forme nuovo di commercializzazione..
Una operazione creativa.
Delineandone per ogni singola zona la storia e la tradizione locale.

Insomma, occorre un nuovo progetto....