Il Tar di Catania dà ragione a Giliberto

PACHINO - Il Tar di Catania ha deciso di accordare la sospensiva dopo il ricorso presentato da Giuseppe Giliberto, rimosso dalla carica di assessore comunale su decisione del sindaco ed in seguito alle richieste di cinque consiglieri del gruppo Udc. Il collegio del tribunale amministrativo catanese ha preso dunque la decisione dando ragione alla linea indicata dal ricorrente, rappresentato dall'avvocato Antonio Vitale, e sconfessando quella del sindaco Barone. Giliberto pertanto deve essere riammesso in giunta e con gli stessi ambiti ricoperti fino al giorno della sua revoca. Il braccio di ferro tra una larga parte dell'Udc e l'esponente in giunta del partito, guidato in ambito provinciale da Pippo Gianni, vede prevalere Giliberto. Costretti ad incassare il colpo sono pertanto, oltre al sindaco, il coordinatore cittadino dell'Udc, Sebastiano Cicciarella, i cinque consiglieri comunali - Dell'Ali, Valerini, Di Stefano, Beninato ed Orlando - e Giuseppe Ciavola che avevano chiesto a Barone di rimuovere dalla carica assessoriale Giliberto, subito rimpiazzato da Angela Beninato. "Adesso non so dirvi altro - ha affermato Giuseppe Giliberto - poiché dobbiamo aspettare di leggere il dispositivo ma è innegabile la mia sensazione di piena soddisfazione poiché giustizia e onestà hanno avuto partita vinta. Si ribadisce l'assunto della legge ovvero che nessuno, al di fuori del sindaco, possa decidere sulla rimozione di un componente dell'amministrazione comunale". Qual è pertanto lo scenario che si presenta d'ora in avanti? "Sono stato e continuerò ad essere soprattutto l'assessore dei pachinesi e quindi dell'Udc - aggiunge Giuseppe Giliberto - per il resto non ho altro da aggiungere ed aspetto di conoscerenei particolari la decisione del Tar di Catania".

Immediate le reazioni del settore politico locale. Emanuele Rotta, ex vicesindaco e commissario cittadino di Alleanza Nazionale, non perde occasione per ribadire la precarietà del quadro politico di maggioranza. "Adesso avranno bisogno di altri analgesici per andare avanti - dichiara Rotta - poiché la decisione del Tar sconfessa direttamente il primo cittadino". E su possibili nuovi scenari all'interno della coalizione? "Aspettiamo le prossime mosse di Barone - prosegue Emanuele Rotta - e le inevitabili nuove fibrillazioni interne a qualche gruppo costretto ad incassare un colpo molto pesante". Per Paolo Dipietro, esponente in consiglio comunale di Forza Italia, bisogna accelerare sull'ingresso di An. "O con la decisione da me suggerita degli assessorati a tempo e a rotazione - dice Dipietro - o in altri modi è più che mai opportuno il rientro in maggioranza di Alleanza Nazionale. Per il resto, avendo difeso Giliberto, non posso che rallegrarmi con lui per questa decisione del tribunale amministrativo". Il quadro a questo punto potrebbe evolvere verso due direzioni, ovvero la permanenza della Beninato nella carica assessoriale come settimo assessore o la sua uscita per dar spazio ad Alleanza Nazionale, ammesso che il partito di destra sarà propenso ad accettare la presenza in giunta con un solo esponente. Per il sindaco Barone un bel rompicapo, né il primo né l'ultimo, di questa legislatura contrassegnata da continue scosse telluriche e una maggioranza che scompare spesso prima e durante le sedute consiliari. L'interrogativo a questo punto è uno solo: continuerà il sindaco ad andare avanti con questa maggioranza, che un giorno si e l'altro pure dimostra la forza di una formica al cospetto di un elefante, o sceglierà di percorrere strade alternative, con il ritorno di An ed un assetto differente in giunta? La risposta si avrà nei prossimi giorni. E An non potrà più continuare in una linea di attendismo ad oltranza che sta solo provocando malumori tra gli iscritti di questo partito.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 30-12-2003 - Categoria: Politica

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"Siamo" soddisfatti dei risultati che piano piano arrivano a questo sito. In parte credo di avere in qualche modo contribuito a questa scelta fatta da Giuseppe Giliberto. E per questo so di non essere simpatico a coloro che oggi subiscono l'atto del TAR. Ma la questione non è personale. E' politica. E pertanto ritengo ampiamente legittimo il contributo complessivo che attraverso questo sito si sta diffondendo come sistema di informazione a scala locale. A scala di Pachino Promontorio se vogliamo. Con la sospensiva concessa al richiedente il TAR mette un paletto fondamentale nel futuro di questa amministrazione di Pachino. Tanto che se anche L'ex Vicesindaco Rotta facesse ricorso anche Lui sarebbe di fatto rimesso al suo posto rimettendo la prima giunta al via di partenza. Oggi,questo fatto, mette il Sindaco, e per Lui i suoi suggeritori dell'UDC come battuti politicamente su una questione di rilievo fondamentale e generale per i presupposti di un principio di "potere" amministrativo demandato al Sindaco. Questo atto crea un precedente e sono contento di averla in parte indicata.Sopratutto per il fatto che questa decisione mette un timbro di giusta ed esatta considerazione su quello che si va scrivendo e sostenendo in questo portale. Ho sempre tenuto conto che i percettori della informazione in internet sono cittadini normali di Pachino che hanno molto a cuore le sorti della città. Pertanto, attraverso l'informazione commentata si crea un campo di formazione di una idea specifica su quello che si vive a scala locale e generale a livello politico e sociale a Pachino. La cosa che mi ha lasciato perplesso e mi preoccupa è la analisi che è stata espressa nella stampa locale dalla sinistra ufficiale. evidenzia, purtroppo, la non adeguatezza del personale politico che rappresenta e gestisce il "partito dei D.S. Ma non il centro-sinistra a livello locale che eventualmente va ricostruito in una ottica di reciproca considerazione per la creazione di un organismo che consolidi in un "progetto programma alternativo" per concorrere alla presa della prossima amministrazione comunale di Pachino. Anche se è chiaro che le forze in campo della sinistra sono oggi disperse e in diaspora voluta. La sinistra aperta esistente alle ultime elezioni potrebbe ri-manifestarsi a Pachino unitamente al movimento via internet che si è inteso costruire con tutto il programma generale che ha e deve fare da tramite a una consolidata storia legata alla cultura della sinistra e progressista di Pachino. Per il suo bene sociale,economico e culturale. Non potrò, per questo dimenticare una frase che è stata scritta nel sito di Kalafarina all'inizio del mese di dicembre quando quella mossa fu detta per la prima volta e il gionalista giustamente mi appellava come esponente della sinistra. Se pure di spicco è un aggettivo abbastanza esagerato. Questa frase che fu poi cancellata: "sappiamo che devi tornare a fare politica a Pachino e per questo stiamo costruendo un dossier contro di te e rinfacciarti le cose che hai scritto su alcuni personaggi: per quando vorrai aderire alla sinistra locale."Capito cosa ha scritto!!!!!
Si sono sentiti attaccati personalmente e hanno mandato il "tonto" di turno. Quando invece l'obiettivo da realizzare era un altro. Ho sentito in questa circostanza una immensa pena. Ho sentito la più bassa espressione umana manifestarsi in una questione delicata che diventa premonizione allo svolgimento della mia vita privata che con questa frase intimidatoria è stata toccata. Quello che voglio fare lo decido da solo.E non mi piace ricevere messaggi di questo tipo. Sopratutto da elementi di Sinistra. Cordiali Saluti. Spiros