Il Sindaco non accoglie l'invito di azzerare la giunta

Sono stazionarie ma sempre gravissime le condizioni di salute della politica pachinese. L'incontro tra il sindaco e gli esponenti di Forza Italia non ha prodotto alcun effetto positivo. Il primo cittadino infatti ha nuovamente respinto l'invito dei consiglieri azzurri di un azzeramento totale della giunta ritenendo di non voler fare quello che egli ha definito un salto nel buio senza avere garanzie. Pare fra l'altro che le richieste di Barone non siano quelle di una semplice maggioranza, ma di una maggioranza qualificata di almeno 13 consiglieri che vada a sostituire l'attuale compagine che ne conta appena 9. Nessun incontro ufficiale invece con Rinascita. "Abbiamo avuto un confronto informale, -ha affermato Blundo- e dunque non c'è bisogno di alcuna riunione. Il sindaco sa quali sono le nostre richieste». L'opposizione dunque appare ben salda sulle sue posizioni che rimangono unitarie e prive di segni di cedimento, tanto che dopo il 15 aprile, data indicata dalla Cdl provinciale come termine ultimo per la chiusura della crisi pachinese, potrebbe essere presentata la mozione di sfiducia da tempo preparata ancorché priva dei tredici consensi necessari. Intanto all'interno dell'Udc non si intravedono segni di ricucitura tra i leader locali. A gettare benzina sul fuoco è il vicepresidente del consiglio Salvatore Francavilla che ha affermato: «Non lascerò mai il partito così come molti sperano. Prendo atto che Orlando è il nuovo esponente di spicco incoronato da Gianni. Io mi limiterò a rappresentare l'Udc delle persone per bene e degli onesti».

L'opposizione dal canto suo con l'esponente della Margherita Blandizzi contrattacca: «Con l'attuale opposizione proporremo di modificare lo statuto comunale togliendo il settimo assessorato in giunta. Poi passeremo ad una raccolta di firme pubblica per sfiduciare simbolicamente Barone. Se il consiglio non riesce ad avere i numeri per mandare a casa il sindaco, lo farà la gente comune". Se la proposta di Blandizzi trovasse riscontro, per il primo cittadino potrebbero profilarsi tempi ancora più duri.
Non sarà facile infatti ricostituire una coalizione con un assessorato in meno, ed a complicare il tutto potrebbe esserci il peso dell'opinione pubblica stanca dei continui valzer politici.
Intanto pare sia pronto lo scorporo dei settori dei lavori pubblici da quello dell'Urbanistica fino ad oggi ricoperto da un unico funzionario. Per ricoprire la dirigenza di uno dei due settori pare dovrebbe arrivare un esperto che ha già avuto esperienza nella vicina Portopalo.

sa.mar.
Fonte: LaSicilia.it il 01-04-2005 - Categoria: Politica

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