Il sindaco minimizza sui controlli

PACHINO - Le notizie relative ai controlli effettuati nelle residenze di contrada Spinazza dagli agenti della polizia municipale e dai tecnici del comune volti a verificare il numero degli allacci non autorizzati alla rete idrica hanno allarmato non pochi cittadini. I più preoccupati sono coloro che hanno ricevuto la visita da parte dei carabinieri della stazione di Pachino. Per costoro la posizione potrebbe diventare più grave poiché l'intervento dei militari dell'arma potrebbe condurre a conseguenze giudiziarie serie. Il sindaco Sebastiano Barone tende però a bollare come allarmistiche ed infondate le notizie dei controlli effettuati nelle residenze estive di contrada Spinazza. "Il problema, -ha affermato il sindaco- era già stato attenzionato la scorsa estate, tanto che si era proceduto a delle verifiche a campione che avevano avuto come esito il riscontro di alcune anomalie". La casa municipale dunque è perfettamente a conoscenza della situazione della contrada contigua alla borgata di Marzamemi. "La soluzione, -ha continuato Barone- potrebbe arrivare con l'approvazione di un nuovo regolamento idrico che accolga le esigenze dei tantissimi cittadini pachinesi che nei mesi estivi risiedono in abitazioni ricadenti nel territorio di Noto".

In definitiva il nuovo regolamento citato da Barone darebbe la possibilità di fare regolare richiesta all'ufficio tecnico ed ottenere la concessione anche fuori territorio. "E' per questo, -ha concluso Barone- che sarebbe stata autorizzata la battuta di controlli sul territorio, per permettere cioè di verificare quanti sono in regola, quanti hanno presentato richiesta e quanti attingono senza aver presentato alcuna istanza. Una pianificazione che metterebbe così in condizione il comune di Pachino di avanzare una precisa richiesta a Noto". Il sindaco però non fa menzione degli accertamenti compiuti dai militari dell'arma che nei giorni scorsi avrebbero fatto visita anche alle abitazioni di personaggi molto noti della politica pachinese. La diatriba per la fornitura dei servizi fuori territorio potrebbe comunque trovare fine con l'entrata in vigore dell'Ato idrico. Al nuovo organismo infatti passerebbe la proprietà degli impianti comunali, per cui gli eventuali accordi tra i due comuni sarebbero soltanto di natura temporanea. Rimane comunque da constatare come per motivi esclusivamente burocratici, i cittadini non possono essere autorizzati ad usufruire di un servizio primario.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 23-07-2005 - Categoria: Cronaca

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Sistemi urbanistici e le reti


Un caso concreto di cosa significa il ritardo della pubblica amministrazione.

In contrada Forte Spinazza e aree costiere netine si è verificato, per effetto dei confini amministrativi: una "zona franca", dove sono state giustamente concentrate ingenti risorse economiche pachinesi. La distanza da Noto, ha fatto si che ingenti quantitativi di terreno venissero utilizzati per la costruzione di villette.Ma questa: è storia condivisa. In pratica molti hanno intuito il vantaggio fondiario che derivava dal vicino confine comunale.
Nel tempo si sono trovati ad usufruire di servizi a rete pur formalmente non avendone diritto che riguardano la questione che attiene all'acqua e agli allacciamenti. Ora, il controllo da parte dei Carabinieri complica la situazione.Poichè, mentre, i Vigili Urbani rispondono al Sindaco. I carabinieri: inoltrano alla Procura della Repubblica.Trattasi evidentemente di un problema che avrebbe dovuto essere affrontato da tempo da parte dell'amministrazione e dal Sindaco.Avrebbe dovuto agire con atti ammministrativi conseguenti in grado di potere tenere sotto controllo la situazione. E, tuttavia, conseguentemente avrebbe dovuto stipulare un apposito protocollo con Noto. Dove la questione acqua, preventivamente, venisse addebitata al comune di Noto che a sua volta conferirebbe all'ATO tutta questione. Ecco perchè è importante che gli atti amministrativi disposti dalle leggi venissero immediatamente resi operativi. Ciò confermerebbe una gestione più equa e più democratica del territorio che in ogni dove è cosparsa di grumi fondiari che come è normale pensare hanno fieri e solidi difensori.Mi sembra la soluzione politica più flessibile ed attuabile.

Cordiali saluti, Spiros