Il sindaco Barone sta preparando il ricorso al Cga

PACHINO - Il braccio di ferro tra Giuseppe Giliberto e il palazzo comunale continua. Sono passati diversi giorni dall'ordinanza di sospensiva del Tar di Catania, che di fatto reintegra Giliberto in giunta ma fino a ieri nessun atto è stato esitato dal primo cittadino inteso a reinserire nella compagine amministrativa l'esponente dell'Udc. Giliberto ha fatto sapere, dopo essersi consultato con il suo legale, di aspettare fino a lunedì prima di prendere provvedimenti che a questo punto potrebbero sfociare in una denuncia per omissione d'atti d'ufficio in presenza di un'ordinanza del Tar. "Fino a ieri ho atteso vanamente che venisse fatta la determina di rinomina in giunta - afferma Giliberto - e pertanto aspetto ancora fino all'inizio della prossima settimana per vedere il da farsi. Di sicuro io ho dato comunicazione ufficiale al sindaco, attraverso un telegramma, di essere pronto a rientrare con le stesse mansioni che avevo prima della revoca". Barone da parte sua, sentito telefonicamente nel pomeriggio di ieri, intende non alimentare altre polemiche in una vicenda a metà tra il grottesco e la farsa. "Non abbiamo ricevuto ancora la comunicazione ufficiale della sospensiva - afferma il sindaco - e dopo aver registrato questo passaggio prenderò le mie decisioni". Da indiscrezioni molto accreditate tuttavia, da ieri è circolata la voce che lo stesso primo cittadino avrebbe dato mandato all'avvocato Tringali di presentare ricorso al Cga di Palermo contro l'ordinanza del Tar etneo.

Alla base della mancata rinomina di Giliberto sarebbero state addotte inoltre motivazioni legate alla richiesta di risarcimento danni presentata dall'ex assessore contro il comune. Ma Giliberto sbotta. "Questo è un altro discorso - dichiara lo stesso - poiché intanto siamo in presenza di un'ordinanza di un tribunale amministrativo che non può essere considerata alla stregua di una carta straccia. E inoltre se non hanno ancora letto il dispositivo come hanno fatto a preparare l'eventuale ricorso al Cga? C'è qualcosa che non quadra e comunque qualcuno sta volendo portare per le lunghe una vicenda già definita almeno fino al 10 febbraio". Per l'ex vicesindaco Emanuele Rotta l'amministrazione naviga a vista. «E' venuto il momento di azzerare tutto e ripartire dai programmi - afferma Rotta - perché sono i cittadini a soffrire a causa di questa situazione dove tutto sembra ridotto a una questione di spartizione di poltrone. Il sindaco poi non può rimandare continuamente la palla ai partiti».

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 03-01-2005 - Categoria: Politica

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