Il sindaco bacchetta l’Arci

Il sindaco bacchetta l’Arci PORTOPALO - Non è passata inosservata la lettera del presidente dell'Arci di Pachino, Santina Caia, che ha fornito le sue precisazioni sulla manifestazione organizzata a Portopalo dall'Arci in occasione del decimo anniversario del "Naufragio del Natale '96". Santina Caia non ha lesinato "stilettate" ad Attilio Nardo (il presidente della locale Associazione Pescatori che aveva criticato la coloritura "politica" della suddetta manifestazione) e alla Parrocchia San Gaetano, artefice di una manifestazione religiosa di commemorazione e solidarietà verso i migranti seguita da tante persone e con l'intervento del vescovo. Corrado Scala, presidente del consiglio comunale portopalese, afferma: "La manifestazione della parrocchia non aveva alcun scopo provocatorio. Tra l'altro, anche il vicepresidente del consiglio pachinese, Roberto Bruno, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa del parroco, ribadendo però che le due iniziative erano differenti, dato il carattere laico di quella dell'Arci. La sfuriata della Caia, quindi, è del tutto fuori luogo". Il sindaco Fernando Cammisuli definisce provocatoria, reticente e ricca di inesattezze la lettera del presidente dell'Arci di Pachino. "Finalmente hanno buttato la maschera - afferma Cammisuli - fatta di speculazione politica su una tragedia in cui i primi omertosi furono i governi di sinistra dal '97 in avanti e amministratori locali in carica all'epoca dei fatti. Non accettiamo lezioni da chi fa politica sulla pelle della povera gente, mostrando una memoria che ricorda solo quello che fa comodo alla loro parte politica, colpevolizzando i portopalesi, accusati di omertà per una tragedia che, essendo avvenuta a 19 miglia, chiama in causa la comunità internazionale".

Il sindaco, in riferimento alla lettera del presidente dell'Arci, parla di capovolgimento della verità e di abilità nell'arte parolaia del rigiro della frittata. "In queste discipline - aggiunge Cammisuli - il presidente dell'Arci pachinese da tempo primeggia quando si parla del naufragio e la stessa è tra le meno idonee a giudicare lo spessore culturale ed etico di chi non la pensa come lei. E' falso, oltretutto, il dettaglio riguardante un provocatorio anticipo di due giorni della manifestazione parrocchiale per il decennale. Questa iniziativa il parroco Palacino l'aveva annunciata già il 29 novembre scorso, come confermato anche da servizi giornalistici. Con personaggi del genere è ovvio che i portopalesi avrebbero disertato questa manifestazione, partecipando invece a quella organizzata dalla parrocchia, in presenza del vescovo, dove si sono commemorati i migranti morti nel Mediterraneo. Infine, visto che si stanno cercando i fondi per recuperare il relitto, perché non devolvere a tale scopo i proventi dei diritti d'autore del libro e gli introiti per i lavori teatrali e musicali incentrate su questa tragedia? Quel che è certo è che chi ha lucrato su quei morti non sono stati i portopalesi. Qui i migranti sono accolti nel vero senso della parola, grazie a tanti volontari sempre disponibili".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 03-01-2007 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento