Il "rebus" degli stipendi

Il "rebus" degli stipendi PACHINO - Si tinge di giallo la vicenda relativa al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. Nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi da parte dell'assessore al Bilancio e finanze Vincenzo Berretta, alcuni impiegati comunali fino ad oggi non avrebbero ricevuto le spettanze dovute nonostante la giornata dei pagamenti, solitamente il 27 di ogni mese, sia trascorso da più di una settimana. La situazione dovrebbe tornare alla normalità però nella giornata di oggi. Secondo le dichiarazioni dell'assessore al bilancio e finanze Vincenzo Berretta infatti gli uffici comunali competenti avrebbero già provveduto ad effettuare i bonifici per cui questa mattina gli emolumenti dovrebbero essere a disposizione dei comunali. I ritardi nei pagamenti sarebbero imputabili ad una carenza di liquidità che il comune sta affrontando da diversi mesi e che ha visto molti settori bloccati. Inoltre le imprese che hanno svolto lavori per conto del comune vantano diversi crediti che non sono stati ancora onorati, e questo genera non pochi malcontenti. «Le difficoltà che, nostro malgrado, abbiamo dovuto affrontare, - ha dichiarato l'assessore Berretta - non sono imputabili all'amministrazione locale. Abbiamo infatti fatto tutto ciò che era di nostra competenza.

Piuttosto le cause vanno ricercate nei mancati versamenti della Regione che non ha accreditato quanto di spettanza degli enti locali. «L'amministrazione a tal fine si è adoperata per ottenere questi versamenti regionali ed il sindaco si è recato più volte a Palermo all'assessorato agli enti locali al fine di accelerare le procedure. La soluzione, anche se tardiva è comunque arrivata visto che la Regione siciliana ieri ha versato parte della somma dovuta pari a circa 500 mila euro. Questa somma dovrebbe essere sufficiente a tamponare le necessità immediate e prime fra tutte le spettanze dei dipendenti. La giunta infatti non trascura questo importante aspetto e si rende conto perfettamente che il reddito da lavoro dipendente è spesso l'unica entrata per molte famiglie. Per questo i pagamenti degli emolumenti vengono considerati sempre prioritari. «E' chiaro però che in altri settori di spesa dovremo fare qualche taglio, - continua Berretta - e per primi certamente le spese telefoniche verso linee esterne e telefonia cellulare. Comunque, - conclude l'assessore Berretta- una carenza temporanea di liquidità non deve comportare allarmismi. È infatti possibile che un comune così come una qualsiasi famiglia o un'impresa non abbia temporaneamente disponibilità di liquidi. Ciò però non vuol dire certo che si è sull'orlo del fallimento». Nonostante le rassicurazioni però sono in parecchi ad essere preoccupati anche perché la carenza di liquidità non permetterebbe alla giunta di deliberare con un ritmo costante a causa della mancanza di fondi. L'esiguità delle riunioni di giunta del mese di aprile sarebbero imputabili proprio alla carenza finanziaria.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-05-2004 - Categoria: Cronaca

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