Il presidente della discordia al Consiglio comunale

Il presidente della discordia al Consiglio comunale PACHINO - Si è svolta ieri pomeriggio la riunione dell'ufficio politico, organo interno della maggioranza consiliare che appoggia il sindaco Bonaiuto. Da indiscrezioni trapelate in serata, è emersa la totale avversione verso la proposta che sarebbe stata avanzata dal portavoce del sindaco, Peppe Poidomani, sul nome del consigliere da votare alla carica di presidente del civico consesso: Andrea Rabbito. Contrari a questa ipotesi si sarebbero dichiarati tutti i consiglieri del gruppo Pdl, alcuni dei quali pronti a fare le barricate pur di non votare Rabbito, esponente eletto in una lista che sosteneva lo sfidante di Bonaiuto ma che prima del ballottaggio avrebbe appoggiato il candidato poi risultato vincente.

La matassa, dunque, si presenta piuttosto ingarbugliata anche se il sindaco, per evitare polemiche e spaccature politiche, sentito telefonicamente due giorni fa, si è limitato a dire che al momento non c'è alcuna ipotesi sul tavolo. Sul nome di Rabbito ci sarebbe la contrarietà anche del gruppo consiliare di Rinascita. Insomma, al primo ostacolo, la coalizione uscita vincitrice dall'ultima tornata amministrativa, registra già le prime pesanti smagliature, con conseguenze al momento difficilmente prevedibili. Bocche cucite su più fronti. Nessuno intende rilasciare dichiarazioni, evitando persino di rispondere al telefono. Il clima, dunque, sembra già piuttosto incandescente.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 15-07-2009 - Categoria: Politica

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Sveglia, ragazzi! Le elezioni sono finite!

L'articolo che commento fa il paio -in tutto e per tutto- con quello di stamani del Giornale di Sicilia, nel quale pure si ripete che Rinascita "sarebbe contraria" all'elezione di questo o di talaltro consigliere comunale alla presidenza del civico consesso.

Possiamo serenamente dire di non poter essere annoverati fra i nostalgici dell'uso, in politica, della lingua russa alla maniera sovietica e di non aver espresso, in tale idioma, alcun veto sul nome del noto commercialista pachinese su cui disquisiscono i due articolisti, quello di ieri e quello di oggi.

I quali, oltre che dai loro recenti trascorsi, sono accomunati -come emerge dalla lettura dei loro pezzi- da un evidente salto logico: se è vero, come entrambi dicono espressamente, che le bocche sono "cucite" e che nessuno ha fatto dichiarazioni, donde hanno essi desunto che Rinascita "sarebbe contro" qualcuno in particolare?

A meno che, per l'appunto, non si stia andando un po' per l'inerzia dei suddetti trascorsi che, pertanto, ....continuano a trascorrere!

Invero, fra le varie facezie della campagna elettorale (assieme a quelle del "contro Rinascita"), quella di "Rinascita contro" è stata una delle più gettonate.

Ma la campagna elettorale, e con essa il sogno di cui tanti hanno parlato, è finita: resta -come per quelle macchinine a cui dai la carica partendo da lontano, ma che poi si fermano ben oltre il dovuto- la scia antipatica ed inutile del pregiudizio.

Cordialità,
Sebastiano Mallia
Siamo alle solite...

Gira e rigira, si può rigirare come si vuole, o suole, ma la sostanza è sempre la stessa...
La similitudine dei due pezzi,La Sicilia e immagino il giornale di Sicilia,che non abbiamo il piacere di potere leggere, da 90, come e pupi siciliani fatti a Catania, rivelano e evidenziano che le due ali o parti di esse di destra e sinistra hanno fatto un accordo politico siglato a Siracusa che a Portopalo( e nell'intervista il neo sindaco, in un rigurgito freudiano evidente ha detto come stanno davvero le cose, dare voce a chi non la mai avuta, ovviamente pensando a quel Lupo che è diventatol suo vice) è andato in porto mentre a Pachino a preso solo il palo...in pieno petto...
Ora, nella sostanza, quel commercialista che neanche conosco.. che, come dicono le fedeli cronache della realtà pulsante e pompante: continua a zompettare da un polo all'altro, come la corrente continua della batteria a 12 volts delle macchine: non fa altro che descrivere la stessa identica storia politica di Pachino e dei politici,si fa per dire, pachinesi di sempre...
Pertanto sperare in un ravvedimento operoso nel fare e sfare la politica locale è un semplice artificio circense che tutti, come alluccuti creduloni, pensano che possa avvenire ...Ci vuole uno scossone etico-religioso, una irrefrenabile voglia di fare giustizia, dove giustizia non c'è....
Pertanto, gentili signore e rispettosi signori, prepariamoci, come già le cronache provinciali riportano con le belle gesta del suo onorevole consiglio, a rivedere anche a Pachino, con nani pupi e ballerini alla finestra, lo stesso identico e noioso, per non dire altro, ma non oso... film di sempre...


concordi saluti,Spiros