«Il porto è abbandonato»

«Il porto è abbandonato» PORTOPALO - Mancanza di acqua e luce al porto, stato fatiscente della banchina del molo di Levante, la questione del mercato ittico, delle barche che hanno trasportato i clandestini e dell'area portuale immersa nella sporcizia e nella scarsa sensibilità ambientale che vi si riscontra. A formulare il j'accuse è l'Associazione pescatori «San Francesco di Paola» che presenta lo stato di salute dell'area portuale che dall'analisi appare in coma profondo. Per il presidente di Assopesca, Attilio Nardo, il porto è all'abbandono totale. «Per la mancanza di acqua e luce, servizi che intendiamo pagare, - afferma Nardo – il sindaco aveva dato come termine il 30 maggio 2007. La banchina del molo di Levante è danneggiata dall'inverno 2003». Assopesca parla di incuria delle Autorità, Comune compreso, chiamando in causa, dunque, anche l'autorità marittima. «Questa incuria – si legge nella nota dell'Associazione pescatori – ha consentito che danni lievi si trasformassero nel corso degli anni in danni che hanno reso inagibile la banchina.

Come è stato dichiarato dalla Capitaneria di Porto». Nardo critica il sindaco, accusandolo di attuare una politica di annunci priva di risultati. «Visto il perdurare della inefficienza delle istituzioni – rileva Assopesca Portopalo – la nostra associazione è disposta a farsi carico in proprio degli interventi provvisori per porre fine a questa situazione vergognosa e insostenibile». Altri strali verso l'Amministrazione comunale arrivano sul mercato ittico, chiuso per lavori di ristrutturazione dallo scorso novembre. «Una decisione che obbliga gli operatori a svolgere la loro attività di commercializzazione sulla banchina, tornando paurosamente indietro nel tempo. L'assessore alla pesca, pressato da noi, convocò una riunione a novembre dell'anno scorso impegnandosi pubblicamente, davanti alla marineria, di elaborare in tempi brevi un progetto di rilancio del mercato. Sono passati tre mesi e stiamo ancora aspettando. Per i falsi impegni e le false promesse che ci stanno raccontando e con il tempo che passa rischiamo di chiudere definitivamente il mercato. E non ci possiamo permettere questo». Infine la problematica delle barche sotto sequestro per trasporto di clandestini, ormeggiate al porto. «Al problema dell'insabbiamento si è aggiunto questo. Sindaco e assessore alla pesca non possono chiamarsi fuori: vogliamo sapere se sono intervenuti e in quali sedi per evitare che il porto diventi rimessaggio permanente di queste barche. Sindaco e assessore alla pesca solo a parole dicono di voler risolvere i problemi».

SERGIO TACCONE


Banchina di Levante ripristino provvisorio



PORTOPALO - (ser.tac.) Riapertura immediata del mercato ittico, ripristino, anche provvisorio, della banchina di Levante, anche se in maniera provvisoria, erogazione di acqua e luce a pagamento e rimozione delle barche che hanno trasportato i clandestini. Su questo punto il responsabile dell'Ufficio locale marittimo, Salvatore Cascione, nei giorni scorsi ha affermato. «Forse il presidente dell'associazione pescatori non sa o ignora – ha dichiarato Cascione - che lo spazio dove sono ormeggiate quelle imbarcazioni, poste sotto sequestro, è quello per il diporto. Un particolare da non dimenticare».

Il documento con i punti richiesti dall'associazione pescatori è stato inviato al sindaco, all'assessore alla pesca e ai componenti del consiglio comunale. Il presidente dell'associazione pescatori, Attilio Nardo, ha messo in evidenza anche le condizioni ambientali dell'area portuale, sottolineando il problema degli oli esausti che si riversano dai contenitori usati.
«Chi deve intervenire in questo caso? - si chiede Nardo – Chiediamo che l'Amministrazione comunale ci dicano come stanno le cose anche in questo frangente visto che, durante un giro all'interno del porto ho avuto modo di fotografare situazioni veramente incresciose in fatto di pulizia».

ser. tac.
Fonte: LaSicilia.it il 11-03-2008 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net