Il percorso della speranza per il piccolo Samuele

PORTOPALO - Il percorso della speranza di Samuele, il bambino portopalese di cinque anni affetto da tetraplegia spastica, prosegue con risultati molto positivi. A quasi un mese di distanza dall'ultimo intervento chirurgico alla clinica "Maimonides" di New York le condizioni del piccolo sono state definite dalla madre del tutto soddisfacenti ed in linea con le aspettative dell'equipe chirurgica guidata dal professor Allan Strogwater che lo segue ormai da qualche anno.
"Samuele ha subito un intervento per l'eliminazione di due placche dalle ginocchia - afferma la signora Antonella, mamma di Samuele - che ha dato esiti molto positivi. Il mio bambino infatti ha risposto bene alle sollecitazioni post-operatorie, volte a stimolare la posizione eretta del corpo". Pochi giorni dopo l'operazione inoltre Samuele ha cominciato la fisioterapia al quale i medici danno una grande importanza per accelerare la funzionalità delle gambe. "Il mio bambino - aggiunge la signora Antonella - affronta cinque ore di fisioterapia con grande pazienza e forza di volontà. C'è in lui infatti una grande forza interiore per recuperare la funzionalità motoria e arrivare a camminare in modo quantomeno autonomo. E' la speranza anche nostra e, sono certa, di tutti quelli che ci hanno aiutato da un punto di vista finanziario per affrontare le spese necessarie al lungo ciclo chirurgico, al viaggio per gli Stati Uniti d'America e alla permanenza in una metropoli come New York". La piena riuscita del recente intervento chirurgico ha evitato il ritorno in sala operatoria di Samuele, come si era ipotizzato in precedenza.

"In effetti i medici ci avevano detto che gli interventi chirurgici sarebbero stati due - prosegue la mamma di Samuele - ma il secondo per il momento non è necessario vista la reazione, molto positiva, del mio bambino. Tutto questo ci lascia essere sempre più ottimisti circa le reali possibilità di Samuele di poter camminare". Negli Usa è volato anche il papà di Samuele, Riccardo, che ci parla delle giornate trascorse con il bambino. "La fisioterapia giornaliera ci costringe a ritmi frenetici - dice il papà del bambino - ma tutto questo è niente di fronte alla speranza di vedere Samuele camminare. E' un sogno che pian piano sta diventando realtà. E non finirò mai di ringraziare quanti ci hanno aiutato da un punto di vista economico. Senza tutte quelle persone che hanno sentito la necessità di dare questo aiuto la nostra speranza sarebbe stata di difficile concretizzazione". Il ciclo fisioterapico si protrarrà ancora per parecchie settimane, come da programma stilato dai chirurgi che stanno seguendo da anni ormai Samuele. Il ritorno in Italia dovrebbe avvenire nella prima metà di giugno. A Portopalo sono in tanti a chiedere alla famiglia di Riccardo e Antonella notizie del bambino. Ed anche a scuola, nel plesso di via Carlo Alberto del primo istituto comprensivo frequentato dal bambino, sono tanti a interessarsi di questa vicenda. Ma alla clinica "Maimonides" in questo periodo c'è anche un altro bambino della provincia di Siracusa, il floridiano Tancredi, affetto praticamente della stessa patologia di Samuele. "Ho visto qui a New York la mamma di Tancredi - dice ancora la signora Antonella - e ci siamo fatti coraggio vicendevolmente". Anche per il bambino di Floridia si è messa in moto repentinamente la macchina della solidarietà che ha permesso l'effettuazione del viaggio della speranza per dare un futuro migliore anche a lui. Samuele e Tancredi: uniti nella malattia e nella speranza, rafforzata dalla solidarietà di tante persone. Speriamo un giorno non lontano di far festa con le rispettive famiglie, a Portopalo come a Floridia, per la loro avvenuta e completa guarigione. Sarà quello un giorno da ricordare.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 22-02-2005 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net