"Il paese del vento" di Di Pietro

«Il paese del vento: società, cultura e tradizioni a Pachino». E' il titolo del libro di Corrado Di Pietro, poeta e scrittore pachinese di spicco, presentato sabato scorso. Il libro è destinato a diventare una pietra miliare nell'ambito della cultura locale, con riferimenti ricchi di particolari in grado di rievocare anche un mondo ed un modo di vivere ormai lontani. Nella prefazione al libro del professor Luigi Lombardo, Pachino è un microcosmo dove «le serre si alternano ai filari sempreverdi delle vigne, un tempo sovrane, oggi compresse in un mare di plastica». Al contempo però c'è l'uomo sempre capace di sopportare duri sacrifici nella terra più assolata d'Italia. E' il pachinese «strappa lenzuola», con un grande attaccamento alla casa, quello delle conoscenze tecniche e della produzione letteraria orale, sempre pronto a dare risposte. Nel libro Di Pietro rigetta gli aspetti campanilistici che spesso nascondono le cose e le storie. E così lo sguardo attento dello scrittore si rivolge all'ambiente circostante: al quartiere «Basalata» ed a Portopalo che a Pachino appartenne amministrativamente fino alla metà degli anni settanta. E quindi l'ambiente domestico: la casa ed il «pane di casa», il forno e gli attrezzi di lavoro, la spigolatura ed il lievito, a «cruvedda» ed il palmento, con i canti della vendemmia dove molti possono ritrovarsi.

Ma c'è anche la Pachino del culto dei morti. In questo capitolo Corrado Di Pietro fa riferimento ora a Hertz ("per la coscienza collettiva, la morte in condizioni normali è un'esclusione temporanea dell'individuo dalla comunione umana, che ha come effetto di farlo passare dalla società visibile dei vivi a quella invisibile degli antenati") ora a Messori ("la Chiesa può aver spesso dimenticato di contribuire a migliorare la sorte terrena, materiale dell'uomo». La seconda parte del libro è incentrata sulle feste tra le quali il Carnevale come lo si festeggiava a Pachino. E qui fa capolino la figura del dottor Sasà Brancati che Di Pietro paragona a Don Chisciotte per il suo caparbio amore verso Pachino. Il dottor Brancati, politico di gran classe e figura di medico a tutto tondo nel suo «pronto soccorso» visitava ed effettuava anche piccoli interventi chirurgici ed era capace di sdrammatizzare ogni situazione. Ma ne «Il paese del Vento» c'è anche spazio per la festa della Madonna Assunta, patrona di Pachino, con i suoi riti pagani e cristiani, per il Natale e la Pasqua.
Fonte: LaSicilia.it il 28-01-2003 - Categoria: Cultura e spettacolo

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