Il Pachino sulle spine per il ricorso del Pozzallo

Il Pachino sulle spine per il ricorso del Pozzallo La conquista dei play off per il Pachino Calcio potrebbe sfumare per decisione del giudice sportivo. Il Pozzallo infatti, sconfitto domenica nell'ultima giornata di campionato sul campo dello Junior Vittoria, avrebbe presentato ricorso per la posizione di un giocatore della compagine di casa che non sarebbe stato in regola con il tesseramento. La notizia è subito arrivata negli ambienti calcistici pachinesi lasciando tutti di stucco. A questo punto il Pozzallo, bocciato sul campo, potrebbe rientrare nel giro play off a tavolino e questo è un dato che lascia parecchio amaro in bocca per una società, come quella pachinese, che nel girone di ritorno si è impegnata fino all'ultimo per ottenere il traguardo degli spareggi promozione.
Amareggiato ma ancora fiducioso l'allenatore Franco Infanti. «Siamo a conoscenza di questa circostanza - dichiara l'allenatore-giocatore del Pachino - che ci lascia senza parole poiché sono del parere che deve essere sempre il campo ad avere l'ultima parola e non il giudice sportivo. «Essere scavalcati in classifica per una vittoria a tavolino del Pozzallo, che domenica è stato sconfitto dallo Junior, sarebbe la mazzata finale per noi che in questa stagione abbiamo già dovuto subire una penalizzazione di tre punti e nel momento topico della stagione quando ci trovavamo al primo posto in classifica e con un ruolino di marcia da promozione».

La vicenda non è abbastanza chiara e non è escluso che la società calcistica del presidente Cristauro non chieda un indagine da parte delle autorità sportive competenti. Infanti tuttavia invita giocatori, società e tifosi pachinesi ad avere fiducia e a pensare alla partita in programma l'8 o il 9 maggio contro il Belvedere. «Per me l'unica cosa che conta è preparare la sfida dei play off con il Belvedere - dice il mister azzurro - perché il campo ha dato questo verdetto. Se poi il Pozzallo avrà avuto i tre punti a tavolino ci metteremo l'anima in pace con molto rammarico. A perdere in questi casi però è la credibilità dello sport».

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 29-04-2004 - Categoria: Sport

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