Il naufragio al largo di Portopalo al vaglio della Corte di Cassazione

Mentre non decollano i lavori dibattimentali del processo sul tragico naufragio della vigilia di Natale del 1996, a 19 miglia dalla costa di Portopalo, in seguito al quale perirono, annegati, 289 cittadini extracomunitari di nazionalità asiatica, processo che vede imputato il pachistano Sheik Ahmed Turab, dalla capitale arriva la notizia che verrà esaminato il prossimo 7 dicembre il ricorso dell'avvocato Francesco Comi avverso la decisione della Corte d'Assise di Appello di Catania che ha annullato la sentenza della Corte d'Assise di Siracusa (presidente, Romualdo Benanti; a latere, Giuseppe Artino Innaria) con la quale venne estromesso dal procedimento il comandante della motonave «Yohan», Jousseph El Hallal, per difetto di giurisdizione. Il ricorso è stato assegnato ai giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione, ai quali toccerà il delicato compito di stabilire se la decisione della Corte d'Assise di Siracusa è fondata o se, viceversa, bene ha fatto la Corte d'Assise di Appello di Catania ad averla annullata.

Il difensore del comandante della motonave, avvocato Comi, nei suoi motivi di ricorso contro la decisione della Corte d'Assise di Appello, difende la legittimità della sentenza dei giudici siracusani perchè, secondo il suo punto di vista, il suo cliente non può essere giudicato dalla giustizia italiana in quanto la tragedia in cui perirono i 289 passeggeri della motonave si verificò in acque internazionali. In ogni caso, sostiene l'avvocato Comi, qualora si dovesse ritenere perseguibile dalla giustizia italiana, la competenza territoriale non sarebbe quella della Corte d'Assise di Siracusa, ma semmai o quella di Reggio Calabria, dove la motonave fece scalo nel febbraio 1997, oppure quella di Genova, dove fu rinchiuso in carcere a seguito dell'estradizione dalla Francia. L'avvocato Comi confida nell'accoglimento del suo ricorso per evitare le conseguenze che potrebbero determinarsi sul suo assistito qualora venisse ritenuta fondata la decisione della Corte d'Assise di Appello. In tal caso, infatti, El Hallal verrebbe di nuovo arrestato e estradato in Italia per essere giudicato dai giudici siracusani. Frattanto, il processo contro il pachistano Turab è stato rinviato al prossimo 19 dicembre per il mancato arrivo dall'India dell'unico testimone rintracciato dal Pm Antonino Nicastro.

Pino Guastella
Fonte: LaSicilia.it il 26-10-2005 - Categoria: Cronaca

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